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    6 Luglio 2024
    Rivoluzione Motta, la Juve scarica Chiesa: Roma e DDR in testa, Napoli alla finestra

    Arrivata la svolta. Adesso ormai è chiaro: Federico Chiesa non resterà alla Juventus. Dopo una settimana di colloqui, in cui per rispetto è stato chiamato in causa sia lui che il suo procuratore, la nuova Juve ha preso la decisione definitiva: è tempo di separarsi, tempo di dirsi addio, ognuno per la sua strada. 27 anni ad ottobre, è tempo di diventar grandi. Calciatore molto fisico, tagli e movimenti, così come effettivamente gran bel destro se in giornata, ne ricordiamo le gesta in quel di Euro 2020, nel 2021, soprattutto a Wembley. Ma ha espresso le sue caratteristiche troppo a intermittenza, soprattutto nell’ultima Juve d’Allegri; anche, va detto, sfortunato in termini di infortuni. Ma adesso testa solo al presente, conta solo quello. Un presente che narra di una Juve che ha cambiato direzione, totalmente. Giuntoli vuole direzione palleggio, per il dominio. Fisicità e caratteristiche bianconere, senz’altro, come mostrano i colpi Douglas Luiz e Thuram; ma soprattutto, comunque, eclettico e contemporaneo dominio. Ecco perchè, consegnando il progetto (e triennale, ndr) a Motta, nel lessico dell’ex allenatore del Bologna dei miracoli sussiste raffinatezza e qualità tecnica dei piedi di Yildiz, Soulé e chi arriverà; non quelli di Chiesa, tecnicamente mai stellare, ma ala forte in A, qualcuno che bada al sodo. Col contratto in scadenza nel 2025, la decisione definitiva è stata presa: Chiesa fuori. E allora pretendenti. Perché se calcio estero e Premier non vanno escluse (qualcuno ha osato pure, forse esagerando, la possibilità Bayern Monaco), il futuro dell’ala cresciuto a Firenze (che forse in queste ore qualche rivincita se l’è presa, ndr) sembra palesemente azzurro. Stavolta non in senso prettamente legato al concetto di Nazionale, che gli auguriamo, ma soprattutto in termini di Serie A: Roma e Napoli davanti a tutte, soprattutto i giallorossi. De Rossi conosce molto bene il ragazzo, insieme hanno vinto l’Europeo 2021, col giovane tecnico romanista all’epoca ancora dentro lo staff di Mancini: inizio carriera, ma molto stimato e molto voluto bene, anche ai tempi. E De Rossi non ha mai nascosto in primavera quanto manchino esterni che saltino l’uomo, per la sua Roma, quella del presente e del futuro. Il sogno del suo mercato, richiesto al neo direttore Ghisolfi, è proprio lo juventino. A 25 milioni si può chiudere, soprattutto ad un anno dalla scadenza del suo contratto. Ecco perchè la Roma spera e, francamente, in questo momento risulta in testa. Soprattutto perché DDR ha già parlato col ragazzo, che non ha mai chiuso anzi, ha aperto alla destinazione. Forse perché in questo momento ha bisogno proprio di questo: un rilancio in una piazza in grado di farlo sentire importante. Ma mai tagliare fuori il Napoli, soprattutto perché, sebbene i rapporti tra i due club non siano certamente idilliaci, ADL possiede argomenti economicamente convincenti: non sarebbe certamente un suo problema sborsare 25 per Chiesa, come palesano i 40 per Buongiorno. E poi c’è Conte, che non ha mai nascosto l’ammirazione per il ragazzo: Antonio scruta una coppia di ali sacrificio e forza con Kvara, da leccarsi i suoi baffi, suo effettivo lessico calcistico.

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