VITERBO – Primo “Sollevate e fermi” di Dies Natalis, la nuova Macchina di Santa Rosa ideata da Raffaele Ascenzi. Un passaggio di prima mattina, alle 6:30 di domenica 8 luglio, per effettuare le necessarie prove tecniche del trasporto, una fase cruciale in vista del debutto ufficiale previsto per il 3 settembre.
La Macchina, partita da piazza del Comune e ha percorso le vie cittadine fino a piazza del Teatro. Tutti i facchini erano presenti, compresi il capofacchino Sandro Rossi, il presidente del Sodalizio Massimo Mecarini, l’ideatore Raffaele Ascenzi e i costruttori Fiorillo. Tra i presenti c’erano anche la sindaca Chiara Frontini, assessori e consiglieri comunali, il presidente della Provincia Alessandro Romoli e il vicario del vescovo don Luigi Fabbri.
Dies Natalis ha attraversato diversi punti critici lungo il percorso, sfiorando gli angoli dei palazzi tra via Roma e il Corso. I momenti più delicati si sono verificati tra la fine di via Roma e l’inizio di piazza delle Erbe, davanti alla chiesa del Suffragio e nel tratto fino a Sant’Egidio. Tre sono state le soste principali: piazza delle Erbe, la chiesa del Suffragio e la chiesa di Sant’Egidio. La Macchina è arrivata a piazza del Teatro alle 7:30, dove ha eseguito la tradizionale girata.
La prova tecnica è una tradizione fondamentale che si ripete ad ogni esordio di una nuova Macchina. L’ultima prova di questo genere risale al 2015, per la Macchina “Gloria”. Rispetto a nove anni fa, questa volta il traliccio non è stato portato da San Sisto al Comune, ma da piazza del Plebiscito a piazza del Teatro. L’obiettivo principale della prova era verificare il comportamento e i movimenti della struttura, nonché la sua tenuta lungo il percorso, in particolare nelle parti più strette come il Corso.