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    15 Luglio 2024
    Il pianto, le lacrime, poi la gioia: la notte dell’Argentina, Messi Re d’America

    Nonostante le lacrime. Nonostante il dolore. Nonostante un destino che stavolta sembrava francamente avverso. Lacrime di uno che ha vinto tutto, pensate. Ma che non s’è ancora stufato, soprattutto se si parla della sua seconda pelle, la maglia dell’Albiceleste. Parliamo di Leo Messi che, complice infortunio muscolare, è stato costretto ad abbandonare in piena ripresa una finale di Copa America, edizione 2024, tesissima, piena di folklore sì’, ma pur di paura per le premesse con cui partita, con centinaia di persone scalmanate entrate senza biglietto a saltar fila e aggredire prossimi e tornelli. Una finale, quella con la Colombia, tesissima anche in campo. Una finale in cui l’Argentina ha avuto bisogno di 120 minuti per battere e scardinare la difesa dei Cafeteros, rivelazione della competizione, salvata da chi finalmente adesso decide pure e graffia nei momenti che contano anche in nazionale: assist di Lo Celso, timbro di Lautaro Martinez. Capitan Inter si inginocchia, piange, s’emoziona al fischio finale: ha appena regalato un Treble straordinario, quello che ha rovesciato la storia dell’era Messi in nazionale, tra Copa America 2021 e Mondiale di Qatar 2022. E che sia la fine o meno dell’era Scaloni, questo gruppo ormai è troppo forte, troppo rodato: ha vinto tutto. Uno dei migliori della storia albiceleste. Lacrime dei tifosi Cafeteros, Buenos Aires in festa, festa grande, tutti in piazza, folkloristica, genuina, come sempre. Le lacrime di Messi che si trasformano in un sorriso smagliante, quello con cui traina il gruppo per l’ennesimo trionfo, all’ennesimo trofeo sollevato. Tre su Tre, in tre anni. La notte americana è tutta Albiceleste.