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    15 Luglio 2024
    Mostro Alcaraz, realtà assoluta: ecco perché il suo Wimbledon 2024 non è nemmeno più generazionale

    Stavolta non è nemmeno più generazionale. Per un eterno Djokovic, maestoso e ingiocabile per il 99% dei tennisti planetari ancora a 37 anni suonati, ha rivinto ancora il fenomeno spagnolo, l’iconografia della loro nuova generazionale, quel Carlos Alcaraz che al quarto Slam concede il bis di dodici mesi fa e batte ancora il rivale serbo, una doppietta consecutiva che fa impallidire chi parla di un futuro che piega presente e passato, perché ormai Carlos va considerato presente, presentissimo. E che presente, scintillante. E stavolta quel premio così speciale, conferito da Kate Middleton, addirittura principessa del Galles, rende il successo ancor più prestigioso. Eroico, mitologico. Realtà assoluta: ecco perché, soprattutto alla luce dell’estate 2023, diventa oggigiorno improprio parlar di passaggio di consegne. Al primo posto ATP resta però ancora il nostro Sinner, che rischia il primato post Olimpiadi se Alcaraz e Djokovic non dovessero sganciare doppietta tra Cincinnati e US Open. Ma almeno, fino alle Olimpiadi, dovrebbe star tranquillo. Nel frattempo, rientrando in temi prettamente azzurri, sebbene chiaramente senza le copertina che merita un tempio come Wimbledon, prosegue silenziosamente la stagione del tennis con il doppio e concomitante ATP di Gstaad e quello di Amburgo. Se Fognini post prestazioni oltremanica prosegue il suo stato di ripresa nel piccolino torneo svizzero, battendo il francese Droguet in una kermesse già vinta nel 2017 e accedendo dunque al turno successivo, fa ancora meglio il capitolino Cobolli in una competizione più complicata, quella tedesca a 500, perché dopo ore di fatica batte un avversario di livello in tre set come Altmaier e conquista la fase successiva. Un successo pesante, convincente, che registra continuità al suo processo di crescita: sale Flavio, che adesso deve solo aspettare chi affronterà tra brasiliano Wild o cinese Zhang. In serata, sempre ad Amburgo, è previsto il debutto di un altro azzurro, Matteo Arnaldi.