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    Cronaca, Energia e ambiente
    16 Luglio 2024
    Discarica Magliano Romano, Tar dispone consulenza tecnica su Via

    ROMA – Sono necessari alcuni approfondimenti istruttori in merito al riesame della Valutazione d’Impatto Ambientale del progetto della discarica per rifiuti non pericolosi presentata dalla società Idea 4 in località Monte della Grandine del Comune di Magliano Romano.

    L’ha deciso il Tar del Lazio con tre identiche ordinanze collegiali istruttorie pubblicate nell’ambito di altrettanti ricorsi proposti dal Comune di Magliano Romano, dall’Associazione Ecologica Monti Sabatini-No Discarica Magliano Romano e dall’Associazione Gruppi Ricerca Ecologica Lazio.

    I giudici, premettendo che i ricorrenti agiscono per l’annullamento degli atti con i quali la Regione Lazio, a valle di una sentenza del 2022, ha provveduto al ‘riesame’ della Valutazione di impatto ambientale sul progetto di discarica, hanno considerato che proprio quella sentenza, nell’accogliere la domanda di annullamento della determinazione regionale di VIA del 4 febbraio 2022 “ha comunque ritenuto essere stato ‘integralmente pretermesso il giudizio di compatibilità ambientale del progetto quanto agli aspetti geologici, idrogeologici e della stabilità del sito'”.

    Ecco che allora hanno ritenuto necessario per decidere procedere a un accertamento tecnico, nominando verificatore il Direttore generale dell’Ispra. A lui è stato affidato il compito di redigere una relazione tecnica, nella quale, a seguito di apposito accertamento sul sito, tra l’altro: “venga accertata la stabilità della discarica, con particolare riferimento alla stabilità degli argini e della base della discarica; venga verificata la presenza di una falda superficiale, la direzione della falda superficiale e della falda profonda; venga accertato l’eventuale rischio che le anzidette falde siano in comunicazione tra loro formulando anche valutazione prognostica in ordine al possibile trasferimento di inquinanti; venga verificato il rischio per la salute pubblica derivante dall’emungimento dei pozzi in rapporto alle falde; venga accertata l’eventuale soggiacenza della falda superficiale rispetto al fondo della discarica; venga verificato il superamento dei valori CSC (Concentrazione Soglia di Contaminazione); venga verificata l’effettiva compatibilità del progetto con le prescrizioni del vigente PTPR della Regione Lazio in riferimento al cd. Paesaggio Naturale di Continuità; venga verificato l’impatto sul progetto delle misure di salvaguardia conseguenti all’adozione del Piano di assetto del Parco regionale di Veio”.

    Fissata a inizio marzo 2025 l’udienza pubblica di discussione dei ricorsi nel merito.

    Foto di archivio