Decollata l’operazione Soulé. Accantonato Chiesa, che evidentemente ha espresso il desiderio alla Juventus di restare alla Continassa per provare a convincere Motta a puntare ancora su di lui nonostante meno di dodici mesi alla scadenza naturale del suo contratto bianconero, la Roma ha rispettato premesse d’inizio settimana e ha deciso di virar tutto su uno dei migliori gioiellini espressi dall’ultima stagione di Serie A, nonostante retrocessione finale col Frosinone. L’argentino, ala destra e trequartista libero di sprigionare il suo dolcissimo mancino, ha convinto evidentemente Ghisolfi che sia l’uomo giusto un giorno anche per ereditare lo scettro di Paulo Dybala, notoriamente elemento di maggior spicco da cui parte ogni trama o fantasia dell’attacco giallorosso di questi anni. Il calciatore ha espressamente detto al suo entourage che ad ogni sirena estera preferisce la Roma: non vuole andare a Leicester. Ecco perché la dirigenza giallorossa, che nelle scorse ore sembrerebbe già aver trovato l’accordo con gli agenti del giovane 21enne fantasista argentino, ha iniziato a far sul serio anche con la Juventus. Decollata a tutti gli effetti l’operazione Matias: sul piatto 26 milioni. bonus compresi. I bianconeri ne vogliono 30: accetterebbero 25+5. Spira vento d’ottimismo, eccome. Non è escluso che la distanza si possa limare già nel weekend: Soulé viaggia verso la Capitale. Roma che prossima settimana dovrà anche chiarire definitivamente la scelta sul centravanti: molto dipenderà di chi e quanto offrirà per Tammy Abraham, che resta potenzialmente in orbita uscite. Il gusto di Ghisolfi porterebbe ad un profilo che a Trigoria rievoca ricordi dolorosi, la puntona del Siviglia, En-Nesyri, già vincente e piena maturità calcistica. Il centravanti marocchino ha la cattiveria agonistica giusta. Anche in questo caso però serviranno almeno 20 milioni ed una proposta d’ingaggio importante, anche perché resta l’oggetto del desiderio numero uno, storia nella storia e destini dei destini, del nuovo tecnico del Fenerbahce, José Mourinho.