E fu così che uno dei prodotti migliori del nostro calcio degli ultimi anni, ancora una volta, fu costretto a lasciare la Serie A. Per godersi prestigio, reputazione, grande stipendio e ruolo di primordine che merita, senz’altro. Stavolta parliamo di Riccardo Calafiori, iconografia del rivoluzionario Bologna di Motta, un fluidificante diventato centrale contemporaneo, qualcuno che esce e imposta da solo, guidando persino linea mediana se non centrocampo. Filosofia che intriga Premier e chi, proprio in Premier, ambisce ancora a rivestire ruolo di primo piano. Che l’Arsenal fosse estremamente interessato a Calafiori non era più novità, come descritto in questi spazi due settimane orsono. Dopo quattordici giorni di stallo e contatti interlocutori, i Gunners hanno deciso di accelerare la trattativa col Bologna: accordo ormai vicinissimo. Alla fine, seppur senza bonus, l’Arsenal arriverà a pagare la cifra più importante, quella indiscutibile, richiesta da Sartori: saranno 50 netti i milioni, partendo da un’offerta d’inizio intorno ai 40, quelli che i biancorossi destineranno nelle casse emiliane. E se non sarà centrale, andrà ad accompagnare a sinistra una delle coppie migliori del panorama internazionale presente e futuro: progetto Arteta, quella composta da Saliba e Gabriel. Aumenterà doti difensive, spiccherà in quelle offensive: i Gunners l’hanno evidentemente identificato come il rinforzo giusto, da tempo. E ancora una volta hanno soddisfato Arteta. Ecco perché è stato lasciato partire Nuno Tavares definitivamente destinazione Lazio, col futuro di Zinchenko tutto da scrivere, come quello di Kiwior che non percorrerà direzione opposta in quanto ancora evidentemente alla ricerca di un’opportunità migliore. Al Bologna dunque 50 milioni netti, più i 40 per Zirkzee: iniezione che oltre ai settanta della fase a gironi Champions faranno iniezione al mercato rossoblu, adesso finalmente pronto ad entrare nel vivo anche in entrata seguendo dettami e richieste Vincenzo Italiano. Un nuovo italiano dunque è pronto a sbarcare in Premier: quinquennale a quattro milioni netti a stagione più bonus, e che bonus. Calafiori, che sa parlare inglese eccome post esperienza Svizzera, sognava solo i Gunners, anche di più rispetto alle grandi del nostro calcio. Pronto al grande salto, adesso sarà costretto a dimostrare di agir da protagonista anche ai massimi livelli britannici.
Sport
20 Luglio 2024
Italia, un altro gioiello vola in Premier: adesso sì, è fatta, Calafiori all’Arsenal