di Sandro Labronico
CERVETERI (RM) – È sempre più stretto il passaggio per la Giunta di Cerveteri. La sindaca Elena Gubetti aspetta di ricevere questa sera da parte del Consiglio comunale il disco verde alla variazione di bilancio che permetterà di finanziare i vari eventi che dovrebbero riempire il cartellone agostano dell’Estate Caerite, un classico della stagione balneare nella città etrusca. Tra questi c’è anche la Sagra dell’Uva, un appuntamento attesissimo da cittadini e viticoltori, che permette alle aziende vitivinicole locali di farsi un’enorme pubblicità e di proiettarsi anche a livello nazionale. Inutile dire che, se la variazione di bilancio questa sera non dovesse passare e dunque la Sagra dovesse saltare, il danno economico e di immagine per Cerveteri sarebbe enorme. Venerdì scorso il Consiglio comunale – con all’ordine del giorno esattamente questo punto – non si era potuto tenere a causa della mancanza del numero legale: gli otto dissidenti della maggioranza (fatta eccezione per il presidente del Consiglio) non si sono presentati e questa volta lo stesso hanno fatto anche i consiglieri di opposizione. Risultato: la seduta è stata aggiornata in seconda convocazione per questa sera alle 20. In questo caso il numero legale è più basso: è sufficiente la presenza di nove consiglieri e quel che resta della maggioranza dovrebbe dunque farcela. Ma ecco l’ulteriore pietra di inciampo sul sempre più faticoso cammino dell’Amministrazione etrusca. Accade, infatti, che questa mattina tre consiglieri – due di maggioranza (Federico Salamone e Laura Mundula) e uno di opposizione (Gianluca Paolacci) – chiedano per motivi personali di partecipare al Consiglio da remoto, non potendo essere fisicamente presenti questa sera al Granarone. La richiesta dei Consiglieri poggia sulla base del regolamento del Consiglio comunale, che all’articolo 8 prevede esattamente questa possibilità. Peccato che il presidente Carmelo Travaglia, capo di uno dei gruppi dissidenti della maggioranza e in una posizione che si fa di ora in ora più imbarazzante, decide di ampliare i confini della propria discrezionalità rispetto a quanto scritto nel regolamento e non concede il collegamento da remoto ai tre consiglieri. Secondo Travaglia la possibilità dello smart warking per i consiglieri è da concedersi solo nel caso in cui sussista un problema di salute e per di più certificato da un medico. Nel regolamento tutto questo non c’è scritto, ma Travaglia fa leva su una sua interpretazione autentica, avendo lui stesso presieduto l’aula nella seduta in cui il regolamento venne modificato, nel novembre del ’23. A questo punto le probabilità che il numero legale manchi sono elevate. Alla sindaca Gubetti non resterà altro che chiedere al presidente del Consiglio di riconvocare il prima possibile una nuova seduta, con un nuovo ordine del giorno, nella quale – oltre alla citata variazione di bilancio – dovrà essere valutata e votata dall’aula anche la Salvaguardia degli equilibri economici di metà anno. Quest’ultimo provvedimento è esiziale per la continuità dell’Amministrazione e deve essere licenziato dal Consiglio senza possibilità di deroga entro il 31 luglio: nel caso dovesse mancare la sua approvazione, per il Comune etrusco si aprirebbero definitivamente le porte di un commissariamento prefettizio.