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    Cronaca
    24 Luglio 2024
    Civita Castellana – Crediti d’imposta per corsi mai sostenuti: sequestro di 205.000 euro ad una società calcistica

    CIVITA CASTELLANA – I militari del Comando Provinciale di Viterbo su delega della procura hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per oltre 205mila euro, emesso dal gip nei confronti di una società sportiva calcistica, in relazione a crediti d’imposta inesistenti riguardanti corsi mai sostenuti.

    Il provvedimento giunge all’esito di un controllo fiscale e dalla conseguente attività d’indagine effettuate dai finanzieri della Compagnia di Civita Castellana che hanno permesso di svelare un impianto documentale artificioso costruito ad hoc al fine di sopperire ai debiti societari ed evitare le conseguenti sanzioni sportive. Tale stratagemma, posto in essere eludendo le reali finalità previste dalla normativa agevolativa del settore, ha permesso alla società di pagare debiti previdenziali e fiscali per oltre 205.000 euro, utilizzando in compensazione crediti inesistenti nell’anno 2022.In particolare, nel corso delle operazioni, le fiamme gialle civitoniche hanno esaminato copiosa documentazione come calendari didattici, fogli firma, relazioni illustrative, certificazioni attestanti l’erogazione, negli anni 2021 e 2022, di presunti corsi di formazione di cui al Piano nazionale industria 4.0, nonché vagliato le dichiarazioni di diversi calciatori che avrebbero preso parte alla formazione.

    Tale attività ha consentito di appurare che i corsi non sono mai stati somministrati se non soltanto cartolarmente, ma tramite essa hanno conteggiato i crediti inesistenti.Pertanto, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria in concorso tra loro, l’amministratore delegato e il direttore generale pro tempore della società per il reato di indebita compensazione di crediti inesistenti in violazione dell’art. 10 quater del D.Lgs 74/2000.

    L’esecuzione del provvedimento ha portato al sequestro, in via diretta e per equivalente, di somme di denaro e di un immobile nella disponibilità di uno degli indagati sino alla concorrenza della somma corrispondente al profitto del reato.