di Diego Galli
VITERBO – Non c’è pace per il centro storico, nonostante le decantate iniziative di rilancio economico paventate dall’amministrazione e a dimostrarlo ci sono altre due tristi chiusure: il negozio di abbigliamento per bambini all’angolo tra Corso Italia e Via della Sapienza e un fioraio, situato sempre su Corso Italia, che non ha resistito più di qualche mese.
La verità, come alcuni commercianti che preferiscono rimanere anonimi, confermano, è che il turismo viterbese non è in alcun modo sufficiente per trascinare in avanti il l’economia locale, sempre più disastrata.
Nella sfortunata notizia, prevedibile, ne arriva però anche un’altra. E’ ormai certo, infatti, che altre due serrande si chiuderanno presto e per sempre. Si tratterebbe, come confermano alcuni residenti e imprenditori del centro storico, di un’attività in via Roma, nei pressi di Piazza del Comune, di una in via Saffi e un’altra su Corso Italia stesso.
Sui social, la notizia già corre e non mancano commenti caustici nei confronti dell’amministrazione. Le problematiche, ancora una volta, sarebbero quelle legate a una “programmazione assente dei gli eventi”, all’assenza di sicurezza nel centro storico, e alla mancata presenza di infrastrutture, dettaglio che – nel corso degli ultimi decenni – non ha fatto altro che porta Viterbo sempre più in basso, togliendole ogni dignità rimasta che un capoluogo di provincia meriterebbe.
Su quest’ultimo punto, ovviamente, l’amministrazione Frontini è sicuramente innocente. Da troppo poco, infatti, si è insediata e quando si parla di infrastrutture, almeno in Italia, bisogna armarsi della pazienza di Giobbe prima di vedere qualche risultato.
Per i commercianti, in ogni caso, il centro storico è ormai un morto che cammina e la lietissima notizia della riapertura dello storico locale di Schenardi si teme non sarà sufficiente per invertire la triste tendenza.