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    29 Luglio 2024
    F1, dopo Spa è giro di boa: il caso Russell e l’intramontabile Hamilton, tensioni Red Bull e domande Ferrari
    Dopo il Belgio è tempo di sosta: il GP tornerà solo a fine agosto. Egemonia Red Bull in discussione: spinge forte la McLaren, ma non solo. Rosse chiamate a far di più

    Il successo di Lewis. Immortale. Il secondo in tre GP: due vittorie e un terzo posto. Nuova vittoria di un grande campione che non tramonta mai. E che la Ferrari, nonostante le sue 39 primavere già compiute, già pregusta. Una vittoria più unica che rara, stavolta conoscendolo da considerare meno gloriosa del solito, però. Perché il Belgio ha narrato un evento più unico che raro. La vittoria del compagno di scuderia del Martello, ovvero Russell, che con una manovra geniale, post sosta, taglia per primo il traguardo. Un guizzo poi spento, tra lo sgomento generale di tutti, post premiazione. Quando la FIA decide di procedere alla squalifica perché la vettura di George risulta sottopeso. Illusione, delusione. La Mercedes rinuncia al ricorso, accetta il verdetto, si assume le sue responsabilità e si scusa con Russell. La vittoria passa comunque all’altra monoposto, quella di Hamilton. Chissà come George digerirà l’accaduto. Al secondo posto sale dunque Oscar Piastri, che dopo il successo d’Ungheria trova meravigliosa continuità anche per la sua McLaren, che come noto fa sul serio e lotterà fino alla fine. E qui, arrivati al giro di Boa dopo 14 GP stagionali, con la sosta di Ferragosto e circuiti che ripartiranno soltanto il 25 agosto per i 10 finali, è tempo di riflessioni, argomentazioni, descrizioni. Tornando sul fronte caldeggiato e proprio argomentato settimane fa, la netta sensazione che risultati alla mano sia finito il dominio Red Bull. A dispetto della stagione precedente letteralmente dominata, quest’anno con 7 successi su 14 la netta impressione è che vorrà rivincere il Mondiale dovrà sudare e lottare fino all’ultimo respiro: fine dell’egemonia. Sono in difficoltà. C’è tensione. E anche ieri Verstappen solo quarto. Le altre scuderie spingono, McLaren su tutte. Occhio alla Mercedes stessa, ma c’è pure la Ferrari. Ferrari che ieri trova podio post squalifica di Russell: a salire al terzo posto diventa infatti Leclerc. In casa rossa fin qui, con due successi, il bilancio è positivo se si considerano i passi in avanti, a livello di vetture e risultati. Ma l’ambizione, quando vivi Maranello, è e deve restare sempre maggiore: l’impressione è che manchi ancora qualcosa, serve metter nero su bianco, non basta, si può far qualcosa di più. Confrontarsi e ripartire, per riprendere direzione e percorso più deciso dopo la sosta.