di Sandro Labronico

CERVETERI (RM) – Continua lo stallo messicano all’interno della (ex) maggioranza in Consiglio comunale: tutti puntano la pistola ma nessuno spara. Oggi alle 18 era convocata l’Aula che avrebbe dovuto votare sulla Salvaguardia del bilancio, una specie di assestamento che per legge deve essere approvato entro il mese di luglio. Questa sera al Granarone, però, non si è presentato praticamente nessuno: all’appello hanno risposto solo i consiglieri Luca Piergentili e Alessandro Fondate del centrodestra. Il presidente Carmelo Travaglia non ha potuto far altro che attivare la seconda convocazione, prevista per domani sera alle 20. A quel punto mancheranno soltanto quattro ore alla scadenza del termine di approvazione della Salvaguardia. Il Comune di Cerveteri rischia dunque di diventare inadempiente nel malaugurato caso in cui non si dovesse nuovamente raggiungere il numero legale (che in seconda convocazione però si abbassa a nove consiglieri), o se il gruppo dei dissidenti pascucciani dovesse decidere di votare contro. E’ forse per questo che oggi anche i lealisti, rimasti vicini alla sindaca Gubetti, hanno preferito non presentarsi: per prendere altro prezioso tempo, utile per tessere trattative che portino a un armistizio. Una tregua estiva, si potrebbe definire, che consenta al Comune di non essere a rischio commissariamento. Cosa sarà dato in cambio a Governo Civico però è difficile immaginarlo, dal momento che la prima richiesta irrinunciabile che i fedelissimi dell’ex sindaco Pascucci avanzano è quella della defenestrazione, senza se e senza ma, della vice sindaca Federica Battafarano. La Gubetti, però, ha già ripetuto più volte ai dissidenti che alla sua vice non intende rinunciare.