“E comunque vada a finire sarà storia. Comunque”. Proprio così avevamo aperto l’ultimo articolo. Proprio così avevamo appena finito di scrivere. Ma senza smettere di sognare. Perché a dipingere una serata destinata a restare scalfita nella storia azzurra alle Olimpiadi, a dipingere una nottata destinata a restare eterna nel nostro sport, da qualche minuto va annoverata pure l’impresa scritta dalle mitologiche campionesse della spada femminile. Un poker stellare. Arriva un’altra medaglia d’oro. A casa loro. Il titolo era troppo appagante, allettante. L’Italia ha vinto la spada femminile a squadre, ribaltanto prima e combattendo punto a punto le padroni di casa della Francia. A Parigi. Alle Olimpiadi 2024. Perché se Greg Paltrinieri chiude bronzo negli 800 stile libero, la catapulta d’emozioni più grande arriva proprio dalla scherma. Per la prima volta, nella disciplina e nel contesto, davanti a tutti. Le eroine della nottata transalpina diventano Alberta Santuccio, Mara Navarria, Rossella Fiamingo e Giulia Rizzi, che vincono punto a punto 30-29 battendo all’ultimo respiro le rivali transalpine. La stoccata decisiva la mette proprio Santuccio, che fa esplodere di gioia compagne, delegati e soprattutto Bel Paese. Un sogno. Fiocca il terzo oro della spedizione tricolore. E’ storia. Suona alto l’inno tricolore a Parigi. Davanti a tutti. Sopra tutti. La prima volta non si scorda mai. Tantomeno così.