logo
    Sport
    30 Luglio 2024
    Rabbia, polemiche e veleni azzurri a Parigi: nemmeno l’oro di Ceccon annientò la delusione dell’argento di Macchi

    Un lunedì decisamente agrodolce il primo dell’Olimpiade di Parigi 2024 per i colori azzurri. Dolce, anzi dolcissimo, nel pensiero serale, quello tutto rivolto a Ceccon, all’emozione collettiva, quella vissuta dopo una prestazione straordinaria, fenomenale, quella che al medagliere azzurro consegna il secondo oro, col nuotatore che in 52 secondi netti chiude davanti a tutti e sale al gradino più alto del podio nei 100 dorso, mostrando al mondo quanto e come dopo il trionfo di Martinenghi il nuoto azzurro resti spot mondiale, planetario, assoluto vanto del Bel Paese. Ma chiaramente il successo di Ceccon, l’emozione e la sua commozione non possono minimamente collettiva la rabbia. Perché l’Italia sarebbe potuta a salire a tre ori ma la netta sensazione tra gli addetti che è che sia stata penalizzata. Filippo Macchi vince infatti l’argento nel fioretto ma resta tanta, tanta amarezza. E soprattutto ammontano e ruggiscono le polemiche azzurre. Sul 14-14, come noto, non si parla d’altro, Macchi trova due volte la stoccata vincente, accarezza entrambe le volte la vittoria, ma i giudici fanno ripetere trovando presunte irregolarità. La terza stoccata, quella vincente, viene assegnata a Cheung, che vince all’ultimo respiro, conquistando la medaglia d’oro. Cerioni, il commissario tecnico, va su tutte le furie e spiega come non abbia mai visto niente di simile. Ecco perché la Federscherma presenterà una protesta formale sia alla FIE che al CIO. Tra gli altri risultati spiccano diverse delusioni: nel judo niente bronzo per Manuel Lombardo, nel tiro con l’arco Italia fuori con la Francia ai quarti, Francia che ha battuto il Setterosa stesso al suo debutto 9-8.