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    2 Agosto 2024
    Ancora sentenza Djokovic: Musetti a testa altissima, domani bronzo in palio

    Niente da fare per Lorenzo Musetti. Troppo, eterno, Nole Djokovic. In finale va esattamente come a Wimbledon il campionissimo serbo, che affronterà, esattamente ribadiamo come a Wimbledon, ancora una volta Carlos Alcaraz. I due più forti del momento, nonostante il numero uno ATP al mondo resti ancora Sinner, orgoglio italiano, amaramente assente alle Olimpiadi di Parigi 2024 per tonsillite. Qualcuno venerdì sera credeva che stavolta l’impresa fosse possibile, passando dall’erba britannica al rosso transalpino, cercando in qualche modo di sfruttare i problemi al ginocchio di Djokovic. Niente da fare, invece. Una gara che non ammette repliche. nettamente superiore, come mostrano anche gli stessi punteggi: 6-4 e 6-2. Lo gestisce, lo impugna, gli sferra i colpi nei momenti decisivi. Ma domani, nella finale tra terzo e quarto posto, Lorenzo orgoglio italiano cercherà di consegnare al tricolore un’altra medaglia, qualcosa che sarebbe comunque storicamente straordinario. Il bronzo diventa la missione che in Italia, considerando quanto la tradizione tennistica azzurra in termini olimpici sia negativa, sarebbe straordinaria. Sarebbe accolto come un vincitore, comunque. Non sarà impresa proibitiva: davanti avrà Auger-Aliassime. Ed anche se non dovesse arrivare, il 2024 resterà l’anno della definitiva consacrazione: dietro Sinner l’Italia vanta un altro talento sicuramente sbocciato, anche perché altrimenti sarebbe impossibile centrare due semi consecutive a livelli come Wimbledon o Parigi 2024. Djokovic, con classe, si prende invece gli applausi e inizia già a preparare le sue 48 ore di preparazione e riposo necessarie: all’orizzonte domenica la finale, l’ennesima, con la nuova potenza dello sport spagnolo, quel Carlos Alcaraz due volte in fronte vincitore sull’erba di Wimbledon. Vuole la rivincita Nole, stavolta sul rosso. Anche perché l’oro alle Olimpiadi sarebbe il coronamento di una carriera straordinaria.