Una suggestione. Solo una suggestione. Durata nemmeno una settimana. Nonostante Mendes avesse proposto James Rodriguez alla Lazio, i biancocelesti dopo aver vagliato la candidatura e l’ipotesi hanno deciso di fare altre scelte. O meglio, dopo qualche giorno hanno chiuso ogni porta. Lo ha ammesso Fabiani nella giornata del giovedì intervenuto ai microfoni ufficiali del club, Lazio Style Radio, spiegando come nel nuovo ciclo non ci sia spazio per calciatori anagraficamente e calcisticamente troppo anziani con ingaggi particolarmente pesanti. Effettivamente, malgrado la tifoseria fosse attratta da un nome così fascinoso e suggestivo, tecnicamente aveva ben poco a che fare con l’idea di ricostruzione e gioventù dopo le partenze di storici veterani come Felipe, Luis Alberto e soprattutto capitan Immobile, a fine ciclo. La nuova Lazio di Baroni parla lessico completamente differente: questa la scelta del club, quella di Lotito e Fabiani. Perentorio il direttore sportivo: “James? Non lo prenderò mai e spiego anche il perché. È un ragazzo di 33 anni e negli ultimi anni non ha mai superato le 12-13 partite l’anno, ha fatto l’ultima Copa America discretamente bene, ma se c’è un nuovo metodo che va verso giovani importanti prendere questo ragazzo per uno o due anni ci porterebbe contro ogni logica. Tutto il rispetto per il giocatore, ma dobbiamo fare valutazioni a 360 gradi sia anagrafiche che sul minutaggio degli ultimi anni”. Ha dunque spiegato quanto il nuovo progetto Lazio sia totalmente dedicato a giovani sotto il 22/23 anni, per ricostruire. Gente motivata. Senza Greenwood, che definisce mercenario. Alla Lazio vogliono solo gente che ambisca alla Lazio. Fabiani conferma Castellanos, spiegando come sia sì arrivata un’offerta (dal Girona, ndr) ma lontanissima dalle proposte folli che farebbero vacillare un club che vuol tenere e puntare sul Taty. Idee chiare, dunque. La ricostruzione è partita, anche se con mezza piazza contro. E contestante. Domani uno degli ultimi test, col Frosinone; prossima settimana Southampton e Cadice, poi il via al conto alla rovescia: il 18 si riparte, ufficialmente, all’Olimpico c’è già il Venezia.
