C’è una trattativa in queste ore del primo fine settimana ad agosto a dominare le copertine del mercato di Serie A. E si parla di uno dei pezzi più pregiati esplosi nell’ultima stagione di massima serie, l’islandese Gudmundsson, fantasista e mezza punta del Genoa, da mesi e mesi sui radar delle grandi italiane senza sottovalutare il taccuino dei direttori sportivi di club europei. Il grande colpo stavolta lo prova a mettere a segno la Fiorentina, che sogna di ridisegnare completamente le sua trequarti per il camaleontico 3421 del nuovo ciclo Raffaele Palladino, la scelta ambita per chiudere le porte a passato e triennio Vincenzo Italiano. Perché con l’innesto di giovane pupillo Colpani, come il suo allenatore che l’ha lanciato a Monza a caccia del salto di qualità e/o passo successivo della sua carriera in un club da nota ambizione europea come quello fiorentino, a comporre la trequarti servirebbe qualcuno che invece parta dal centrosinistra, e converga, illumini e tagli col destro, proprio come Gudmundsson. La dirigenza ha studiato bene, così come ha studiato bene le richieste di calcio del nuovo tecnico: ecco perché s’è presentata a Genova con argomenti piuttosto convincenti, come almeno 5 milioni di prestito oneroso e obbligo di riscatto ad altri 20, l’unica offerta veramente concreta pervenuta sui tavoli del Grifone, che dal suo canto può star tranquillo considerando come e quanto forse una cessione dell’islandese l’avesse già messa in preventivo calibrando il rinnovo del prestito in entrata di Vitinha al fianco di Retegui per un passaggio ad un 352 più diretto. Gudmundsson aprirebbe alla Fiorentina ma l’impressione è che per abbracciare domanda e offerta manchi ancora qualcosa: ballano 5 milioni, a 30 complessivi si può trovare, coi bonus, la quadra definitiva. Ecco perché, a meno di sorprendenti rilanci di grandi club, trapelano sull’asse Genova-Firenze sensazioni positive. Anche perchè la Fiorentina rientrebbe del doppio investimento, considerando Colpani, lasciando partire Nico Gonzalez, dopo aver ricostruito una trequarti tutta nuova. Su Nico c’è sempre l’Atalanta, attenta a fantasisti mancini, così come la Juventus di Thiago Motta. Juve che non farà Adeyemi del Dortmund, ritenuto troppo costoso. Ma Nico non sarà gratis, altroché. La Fiorentina chiede 40 milioni, difficilmente scenderà sotto i 35, anche per realizzare plusvalenza sui 25 spesi tre anni fa quando nel 2021 prelevò l’asso albiceleste dallo Stoccarda. Non è da escludere nemmeno la pista estera. Insomma, corteggiatori di Nico non mancano, ma adesso serve soltanto l’offerta ufficiale.