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    5 Agosto 2024
    SOS Tamberi, l’Italia trema: ore decisive, calcoli renali?
    Il campione olimpico e portacolori, dopo aver passato la serata all'ospedale di Formia, è comunque partito per Parigi: al debutto previsto mercoledì vuol esser presente, a qualsiasi costo

    Sono ore decisive per Gianmarco Tamberi. Possibile dramma sportivo: il portacolori della spedizione azzurra a Parigi 2024 potrebbe saltare l’Olimpiade. Stavolta il problema non è un bicipite femorale, è molto più delicato: dal nulla spunta un possibile calcolo renale, condizioni che l’hanno costretto immediatamente all’ospedale, in Italia, a Formia. In queste ore è ancora sottoposto a test e sorveglianza continua. Ha la febbre, e pure alta, il che non suscita sensazioni particolarmente positive. Ad ammetterlo, del resto, è stato lo stesso “Gimbo” ieri sera sui suoi canali social: “Incredibile… Non può essere vero. Ieri, 2 ore dopo aver scritto “me lo merito” sui social, ho avvertito una fitta lancinante ad un fianco. Pronto soccorso, tac, ecografia, analisi del sangue….Probabile calcolo renale. E ora mi ritrovo, a 3 giorni dalla gara per cui ho sacrificato tutto quanto, sdraiato in un letto, impotente, con 38.8 di febbre…Sarei dovuto partire oggi per Parigi e iniziare il mio percorso verso questo grande sogno e invece sono stato consigliato di posticipare il volo a domani, nella speranza che, con un po’ di riposo, questo incubo finisca. Non mi resta che aspettare e pregare… Non mi merito tutto questo, ho fatto di tutto per questa Olimpiade, di tutto. Non me lo merito davvero. Una sola cosa è certa, non so come ci arriverò, ma io in quella pedana ci sarò e darò l’anima fino all’ultimo salto, qualsiasi sarà la mia condizione. Lo giuro a voi ma ancora prima lo giuro a me stesso!”. Dunque la rabbia, la sofferenza, il timore, la paura. Ma la determinazione. Nonostante tutto la notizia è che stamani è già partito per Parigi, sbarcherà in Francia e sarà sottoposto ad ulteriori esami. D’altronde l’Italia si aggrappa al finale del messaggio social, a quel “non importa come ma su quella pedana ci sarò”. Ci vuole essere, a qualsiasi condizione, a qualsiasi condizione fisica. Ha ancora due giorni da recuperare: debutterà, sulla carta, mercoledì mattina. Le finali del salto in alto in programma tre giorni più tardi, nel weekend. La missione del portacolori è difendere l’oro di Tokyo 2021. Sente responsabilità, si sente modello, si sente iconografia. Si sente portacolori. E