VULCI (VT) – La notte di sabato scorso, quella di San Lorenzo, è stata l’occasione perfetta per gli astrofili di tutte le latitudini per mettersi a scrutare avidamente il cielo in attesa di riuscire a intercettare con lo sguardo le classiche stelle cadenti, tipiche di questo periodo dell’anno. Nella Tuscia, il Parco Archeologico di Vulci è stato teatro di una serata indimenticabile, organizzata dal Parco Archeologico del Vulci in collaborazione con il Grag (Astrofili Galileo Galilei), un’associazione che si dedica alla scoperta e allo studio delle stelle variabili. I partecipanti, infatti, non si sono limitati all’osservazione delle stelle, ma hanno avuto l’opportunità di visitare le antiche tombe etrusche, immergendosi in un’atmosfera carica di storia e mistero, unendo così la bellezza del cielo stellato al fascino dell’archeologia. In particolare il tombolo della Cuccumella. Durante la serata, gli esperti del GRAG hanno guidato i tanti appassionati accorsi nell’osservazione del cielo, aiutandoli a riconoscere le costellazioni e a comprendere meglio i segreti del cosmo. La stella Polare, immutabile guida dei naviganti, è stata uno dei primi punti di riferimento, seguita dalla costellazione dell’Orsa Maggiore, con Mizar e Alcor, le due stelle usate dagli antichi Greci per misurare l’acuità visiva. Si è parlato anche di Arturo, il guardiano dell’Orsa, una gigante rossa parte della costellazione del Bovaro, più grande del nostro Sole di oltre trenta volte. Gli astronomi del GRAG hanno spiegato come alcune stelle siano alla fine della loro vita, come il Sole, che un giorno finirà in modo catastrofico, dando vita a una nebulosa planetaria, simile alla nebulosa M27 nella costellazione della Volpetta. Per i più giovani, la serata è stata anche un’occasione per scoprire la vastità della Via Lattea, la nostra galassia che contiene oltre 100 miliardi di stelle. Si è parlato della costellazione del Cigno, che attraversa la Via Lattea, e del centro galattico, distante circa 27 mila anni luce, situato nella costellazione del Sagittario. Ma il vero spettacolo è iniziato quando le prime stelle cadenti hanno solcato il cielo. Il silenzio è stato interrotto solo dai sospiri di meraviglia dei presenti, mentre ogni desiderio segreto veniva affidato a quelle scintille di luce. La notte si è conclusa con il sorriso di bambini e adulti, rapiti dalla bellezza del cosmo e con la consapevolezza che, grazie a eventi come questo, la passione per l’astronomia può crescere e coinvolgere persone di tutte le età. Vulci e il GRAG hanno regalato a tutti i partecipanti una serata che difficilmente verrà dimenticata, unendo l’amore per il cielo stellato alla scoperta delle nostre radici storiche. Ad agosto altri tre appuntamenti per gli appassionati. Ecco di seguito il calendario:
Chi volesse ulteriori informazioni può consultare il sito del GRAG https://www.grag.org