Nonostante la risposta del pubblico e l’effetto Conte per la prima al Maradona sia stata sempre positiva, la prestazione di transizione non è stata certamente all’altezza di quello che deve esser il nuovo Napoli. Lo sanno tutti. Lo sa l’ambiente, gli addetti ai lavori, il club, lo staff tecnico. Un passaggio al primo turno di Coppa Italia sofferto, arrivato col piccolo Modena sconfitto soltanto alla lotteria dei calci di rigore. Una gara chiusa a reti inviolate, soltanto Meret ha evitato la prima grande beffa mediatica. Le scorie del decimo posto si fanno sentire, il caso Osimhen è diventato sempre più insostenibile. Ancora una volta fuori, per indicare la strada. “Vuole andar via”, ha palesato l’ovvio il direttore sportivo Manna. E Conte spiega “quanto sia inutile tornare su fatti oggettivi, sul mercato abbiamo tra l’altro paletti e difficoltà”. Si riferisce al fatto che la rosa non è completa per gli obiettivi da raggiungere nell’anno della ripartenza e della ricostruzione. Col Modena, titolare al centro, Raspadori falso nueve. E proprio Osimhen continua a bloccare grandi piani che Antonio sperava si completassero decisamente prima. Il nigeriano resta separato in casa: la sua grande cessione, che economicamente serve per stappare il mercato entrata, blocca ogni manovra. Ancora, tra Premier, Arabia o PSG, non è pervenuta alcuna offerta convincente. E Lukaku, altro separato in casa, resta a Londra. In trepida attesa, sperando che si sblocchi il tutto e possa sbarcare a Napoli il prima possibile per riabbracciare Antonio Conte. Ma non è chiaramente l’unico rinforzo che chiede il tecnico pugliese per render la rosa competitiva per le prime posizioni già al suo primo anno di progetto. In mediana serve un calciatore differente da Lobotka e Anguissa, qualcuno più versatile, ecco perché sul taccuino resta sempre Gilmour del Brighton. Ma non è l’unico. Può servire un altro quinto, di piede destro: con Di Lorenzo braccetto schierato senza brillare Mazzocchi alto a destra. Davanti tra le mezze punte del 3421 non convince Ngonge, per cui si vagliano sempre alternative. Ecco perché nelle ultime ore è spuntato fortemente il nome di David Neres, in forza al Benfica, ex funambolo dell’Ajax. Mancino, consegnerebbe grande qualità al fronte offensivo del Napoli. E come ago, proprio a legare i reparti, serve sempre Brescianini, dal Frosinone. Tutte operazioni che soltanto la cessione di Osimhen sbloccherebbe. Il nodo resta sempre lo stesso. E adesso Conte s’è stufato.
Sport
12 Agosto 2024
Napoli, Conte tuona: stagnante Osimhen, urgono rinforzi