A testa alta. Anzi altissima. L’Atalanta lascia senza successo Varsavia. O meglio, senza Supercoppa. Ma con lo spot europeo e planetario d’aver spaventato e addirittura a tratti dominato i campioni d’Europa del Real Madrid. Nerazzurri motivo di vanto e orgoglio del nostro calcio. Che anche stasera, senza gente come Scamacca, Scalvini o scelta/grana Koopmeiners, hanno imposto il loro calcio, a testa alta, ai campioni d’Europa. Perché è un primo tempo straordinario quello che in Polonia gioca la Dea, tra distanze corte e pressing alto, concetti tremendamente connessi per ambire alla perfezione, unico termine che può impensierire una squadra generazionale come il nuovo Real di questi anni di Carlo Ancelotti 2.0, mostri letteralmente in grado di dominare il panorama del calcio europeo per il prossimo decennio. Alla fine vincono 2-0 i Blancos esattamente con la stessa modalità di Wembley e del successo di tre mesi fa in finale di Champions col Borussia Dortmund. Troppo poco, nonostante si possegga troppo tanto, nel primo tempo. E Atalanta nettamente migliore. E anche nella ripresa, pensate, sono proprio i nerazzurri a partir ancor più forti: ma tra i fenomeni bianchi va citato Courtois, miracolo su Pasalic, che cambierà definitivamente il corso degli eventi. Perché dopo l’ora i fenomeni non potevano che svegliarsi e salire in cattedra: cioccolatino Vinicius, facile facile per Valverde. 10 minuti di fuoco che sbloccano il Real e che chiaramente tramortiscono l’Atalanta: batteristi offensivi madridisti che si sbloccano, volano e viaggiano, solo Musso evita più volte un inevitabile raddoppio che arriva con Mbappé, per 70 minuti a dir la verità tutt’altro che brillantissimo. Il migliore? Forse Bellingham, nel Real dominante trascinatore. A quel punto l’Atalanta non demorde ma sa che la gara sia ormai andata, il Madrid gestisce e la porta a casa. Ennesima coppa europea, ennesima Supercoppa Europea per Carlo Ancelotti. Ennesimo trionfo continentale per il Real Madrid. Che non fa più notizia. Ma mezza Bergamo a Varsavia, Ancelotti che omaggia Gasperini, Percassi tra Ceferin e Florentino, calciatori nerazzurri battuti ma protagonisti.. questo sì che fa notizia. Resta un percorso straordinario. Resta l’Italia al centro. Comunque.
Sport
14 Agosto 2024
Enorme Dea, poi fenomeni e istituzioni: Atalanta a testa altissima, ma Supercoppa al Real