L’attesa è finita. Si parte. Tra un ombrellone e un altro, ancora caldo bollente, il Bel Paese torna a riabbracciare la Serie A. Milioni di tifosi, appassionati, fantallenatori. Il giorno che i calciofili nostrani aspettavano più d’ogni altro, ormai da luglio. Parte, decolla la massima divisione del nostro calcio. Motori altro che scaldati: griglia e nastri di partenza. Alle 18.30 il gong e fischio d’inizio su quella che riparte in pole position, palesemente: l’Inter di Simone Inzaghi, seconda stella, scudettata. Un campionato, l’ultimo, dominato dall’inizio alla fine. Una corazzata all’interno di un puzzle in cui ben tredici regine su venti hanno cambiato allenatore, dirigenti, percorsi tecnici. Ergo, può succedere di tutto, ma i nerazzurri restano favoriti. Hanno ulteriormente rinforzato l’organico, hanno messo dentro Martinez, Zielinski e Taremi, soffice passaggio ad Oaktree, senza vendere nessuno e anzi, coi rinnovi di punti fermi come Lautaro e Barella. Alle 18.30 Inter in campo a Genoa, contro un Grifone, quello del Gila, che ha perso la coppia d’attacco proprio nell’ultima settimana, quella composta da Gudmundsson e Retegui: non bastano Pinamonti e Vitinha, per i rossoblu sarà annata decisamente più complicata. Gudmundsson, come ampiamente narrato negli ultimi giorni, è passato alla Fiorentina: entusiasmo per la nuova viola di Palladino, doppia finale persa e deludente fine dell’era Italiano ormai alle spalle, parte pure lei alle 18.30 sul campo del neopromosso Parma. Alle 20.45 torna al nuovo Milan, quello di Fonseca, scelto tra lo scetticismo generale di una piazza ora intrigata che, nonostante caldo e ferie, anche stasera popolerà San Siro per la prima col nuovo Toro di Vanoli. Granata ancora da completare, persa mezza difesa, dall’altra parte rossoneri provenienti da gran bel precampionato, giocate e calcio intrattenente, eccome: previsti gol e spettacolo. Alle 20.45, decisamente meno mediatica, la sfida del Castellani tra Empoli e Monza, coi brianzoli che ripartono da Nesta senza Di Gregorio e Colpani. Anche per loro stessa descrizione genoana: sarà più complicato raggiungere metà classifica. Sarà comunque ancora spezzatino: domani le romane. Entrambe alle 20.45: la Roma giallorossa che sospira attendendo verdetto Dybala sull’ostico campo del nuovo arcigno Cagliari di Nicola, Lazio dell’anno zero invece all’Olimpico col neopromosso Venezia. Prima delle capitoline, domenica alle 18.30, spazio al debutto del Napoli a Verona: la prima di Conte, che attende ancora rinforzi, soprattutto il suo Lukaku, sperando di sciogliere il prima possibile grana Osimhen chiaramente ancora fuori e non convocato. Alla stessa ora il Bologna di Italiano affronta la nuova curiosa Udinese del corso Runjaic, mentre lunedì sempre alle 18.30 sarà la volta dell’Atalanta a Lecce. L’ultima, lunedì sera, monday night affascinante allo Stadiium: la nuova Juve di Motta affronta l’entusiasmo del Como di Fabregas, entrambe rivoluzionate, entrambe ancora cantieri aperti, in attesa di metter dentro gli ultimi tasselli una per tornare grande l’altra per stupire.
Sport
17 Agosto 2024
Al via le danze, riparte la Serie A: stasera Inter e Milan, domani le romane