Partenza pirotecnica in A. Il primo sabato narra risultati sorprendenti grazie ad evoluzioni ancor più clamorose. È doppio 2-2 per ambedue le milanesi, ma con gusto diametralmente differente. Thuram sembrerebbe completare la rimonta sull’orgoglio genoano, malgrado le cessioni; doppietta sontuosa, prima che l’ingenuità di Bisseck condanni l’Inter al rigore incassato, prima fallito poi trasformato dall’ex rossonero Messias che spedisce in paradiso Marassi e su tutte le furie Simone Inzaghi. Ancor più pirotecnico quanto accaduto la sera, a Milano, San Siro. Dove un Toro a detta di Vanoli ancora incompleto alza il kiro e colpisce, infilando una manovra ancor balbettante come quella di un Milan di Fonseca condito da scelte tecniche di formazioni deludenti, come quella di lasciare Theo, Morata e Reijnders in panchina, ritardo di condizione la scusante. Giocano elementi del vecchio ciclo, che deludono: da Thiaw a Bennacer, autogol e raddoppio Zapata. Allora entrano i grandi e la musica cambia: San Siro tambureggiante, prima Alvaro poi Okafor, due a due all’ultimo respiro, per un punto che riconquista passione, popolo e fiducia. Emozioni, tutt’altro che quelle vissute al desolante spot del Castellani: Empoli-Monza tremendamente all’italiana, mestissimo zero a zero alla prima su campo pieno di falle e punticino a testa. Come quello che, con ben altri connotati, si dividono Parma e Fiorentina: emiliani che brindano al ritorno in A col primo sigillo del loro elemento di maggior spicco tecnico, Man, prima che Biraghi nella ripresa consegnasse almeno un punto alla prima nuova Viola di Palladino. Domani il debutto di Conte a Verona, poi le romane: all’Olimpico Lazio-Venezia, in Sardegna Cagliari-Roma.
Sport
17 Agosto 2024
Serie A 24/25, partenza pirotecnica: Fonseca riagguanta il Toro, Inter beffata all’ultimo sospiro