La gara di ieri sera, quella che ha narrato il convincente tris della Juventus sul Como, per quanto la resistenza lariana sia stata particolarmente deludente, l’ha vinta Thiago Motta. Col suo calcio, con le sue idee. Arrivati grazie alle sue scelte, soprattutto. Con gli epurati, fin qui, stando quantomeno ai primi novanta minuti, ha vinto lui. Chiesa su tutti. Ha scelto un ragazzo della Next Gen, sorpresona Mbangula, funambolo classe 2004, destro a giro, gol e assist, senza dar punti di riferimento, fantastico a danzare nel lessico calcistico mottiano tra le linee e fraseggiare con gioello Yildiz. Ecco, dunque, perché Chiesa può andar via. E nei giorni scorsi stessi, sollecitato ancora sull’argomento, ancora chiaramente giornalisticamente caldo, Thiago ha spiegato quanto e come sì, tra i due ci sono stati ulteriori nuovi confronti ma con chiarezza la posizione dell’allenatore e del club resta la stessa, deve cercarsi una nuova sistemazione. E se De Rossi continua a sognarlo, se le milanesi stesse restano alla finestra, a dispetto di una Premier tutt’altro che interessata all’asso della nazionale italiana, si registra un sorprendente nuovo prestigioso interesse. Quello del Barcellona. Che adesso sì, valuta e vaglia attentamente la sua candidatura per rinforzare il proprio pacchetto di ali offensive. (Che tra l’altro narra e detta Raphinha e Yamal, già di suo, NDR..). Merito, come spesso accade in questi casi, del lavoro sottotraccia di agenti che tessono tele e rapporti nelle segrete stanze degli hotel del mercato internazionale. In questo caso Ramadani. A 20 milioni lo strappi alla Juventus. Ora, non è detto che il Barcellona, non trattandosi di una sua priorità, scatti immediatamente all’attacco. Per adesso sondaggi e gradimento. Magari negli ultimi giorni di mercato quella blaugrana può diventare vera pista, concreta, opportunità. Intanto si sblocca anche il mercato in entrata per il primo dei tre colpi, partendo dal difensore. Adesso è fatta, Kalulu s’è convinto, ha detto sì: arriverà nelle prossime ore a Torino, lascia il Milan in prestito oneroso a tre milioni e mezzo, diritto di riscatto a dodici, più altri tre di potenziali bonus. In uscita dopo Rugani, proprio dietro, c’è sempre un allegriano come De Sciglio: sembra derby tra Monza e Como, nei prossimi giorni scopriremo chi la spunterà.
