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    20 Agosto 2024
    Motta, buona la prima: tris Juve, abbattuto il Como

    L’idea al comando. La proposta, indipendentemente dagli interpreti. Certamente, l’avversario, in questi casi, può aiutare. Il Como, creatura ambiziosa ma appena nata in massima serie, poteva aiutare. E così è stato. Juve nettamente superiore. Vecchia Signora che vince la prima. Motta, dopo settimane di scelte forti che hanno fatto sorgere più di qualche domanda tra addetti ai lavori e mondi bianconero, scelte che hanno proiettato nelle copertine e direzione prime pagine tanti tanti nomi forti e casi Chiesa su tutti, si scrolla con sicurezza pressione di dosso: il suo calcio intrattiene lo Stadium, primi tre punti, la Juve c’è. E non stecca. E con le sue scelte, soprattutto. Perché propone un versatile 4231, premia prodotti della Next Gen che timbrano subito, come l’uomo che non t’aspetti, il classe 2004 Mbangula. Entro la prima frazione, a chiudere virtualmente un match in cui il Como di Fabregas ha avuto la pretesa di testare ma senza porre opportuna resistenza, diventa il gol di Weah al tramonto del primo tempo. Vlahovic meriterebbe il gol del tre a zero, e lo troverebbe, perché dopo legni arriva il sigillo annullato soltanto dal Var. Tris che, dopo una ripresa in totale controllo, arriva al calar della ripresa: a segno qualcuno che conosceva già il calcio di Motta, polivante Cambiaso. Dunque dubbi e supposizioni alle spalle, anche se l’avversario non era all’altezza delle ambizioni bianconere: Motta vince la prima, lo fa bene, tre a zero netto. Per il Como non erano queste le serate in cui far punti, ma senz’altro in massima serie la fase difensiva va fatta in tutt’altra maniera. Specialmente perché Cesc Fabregas ambisce. Ma in A, basi solide salvezza, te le devi costruire. Il Como, ambizioso, resta ancora cantiere aperto. E tra cantieri aperti che vogliono sfidarsi a calcio a viso aperto, vince sempre quello più forte. E così è stato. Motta ringrazia e vola tra le grandi in testa alla classifica dopo i primi novanta minuti, di cui non fanno parte le milanesi. Dalla prossima settimana il livello degli avversari si alzerà: Verona resta sempre insidiosa, ne sa qualcosa il Napoli; ma soprattutto, alla terza, subito test determinante, come la visita all’Olimpico alla Roma di De Rossi.