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    Cronaca
    21 Agosto 2024
    Viterbo – Sicurezza, intervista al questore Silipo: “Potenzieremo servizio su moto, così da monitorare al meglio la città”
    “Viterbo è una città intrisa di storia, bellissima e misteriosa, abitata da cittadini orgogliosi e consapevoli della ricchezza di questo splendido luogo”

    di Diego Galli

    VITERBO – “Viterbo è una città intrisa di storia, bellissima e misteriosa, abitata da cittadini orgogliosi e consapevoli della ricchezza di questo splendido luogo”. Chi parla è il questore Luigi Silipo, insediatosi nel mese di maggio 2024 prendendo il posto del suo predecessore Fausto Vinci. Con lui abbiamo parlato di sicurezza, una tematica particolarmente a cuore ai viterbesi, in particolare a coloro che risiedono e che lavorano nel grande centro storico della Città dei Papi.

    Può parlarci di questi suoi primi mesi nel ruolo di questore di Viterbo? Qual è stato il suo primo impatto con la città e i suoi abitanti?
    “Il mio è stato un impatto sicuramente positivo. In passato avevo sentito parlare di Viterbo come una città chiusa, ma ho potuto constatare che non è assolutamente così. Viterbo è una città intrisa di una storia ricchissima e molti misteri, come quelli legati a Santa Rosa, abitata da cittadini orgogliosi e fieri di essere viterbesi, perfettamente consci di questo enorme valore che possiede la loro città. È per questa loro consapevolezza che pretendono, giustamente, rispetto per la loro città. Viterbo è una città che offre molti spunti di riflessione e di lavoro. Ancora non conosco in maniera approfondita il suo tessuto, ma il sentimento che provo, come detto, è quello del rispetto che questa città suscita”.

    Come valuta la questione sicurezza in città, nel particolare nel centro storico? C’è chi afferma di sentirsi “abbandonato”.
    “Reputo una città relativamente tranquilla, ma non devono essere sottovaluti i problemi. Comprendo quello che affermano queste persone e ci sono tematiche devono essere ovviamente affrontate nel quotidiano. In questi tre mesi dal mio insediamento, devo però affermare che non ho notato particolari problemi legati alla sicurezza, se non quelli di tipo endemico, che stiamo affrontando e che continueremo ad affrontare. Lo stiamo facendo con un incremento delle pattuglie, in primis nel centro storico, nella zona del Sacrario e San Faustino e anche fuori dalle mura, in zona Viale Trento, nei pressi della Stazione di Porta Fiorentina”.

    Molti commercianti vorrebbero una vostra presenza fissa nel centro storico. Pensate di poter garantire questo impegno?
    Abbiamo già incrementato la nostra presenza e posso prendermi l’impegno che nei prossimi mesi, anche finita l’estate, continuerà a essere così. Per far sentire la nostra presenza abbiamo anche implementato il servizio con moto, finora assente in città. Lo abbiamo fatto per questo periodo avvalendoci delle forze romane, e ringrazio la Questura di Roma per questo, e presto due moto saranno date in dotazione esclusiva alla polizia di Viterbo. Altre arriveranno nei prossimi mesi. Un agente in moto può raggiungere facilmente qualsiasi zona e lo può fare velocemente, in caso di necessità. Sappiamo che la visibilità di agenti in modo può aumentare il senso di sicurezza dei cittadini e allo stesso tempo fornire un importante deterrente.

    Come da lei anticipato, Sacrario, San Faustino e Viale Trento sono da sempre considerati “sorvegliati speciali”. Molti sono gli interventi effettuati dalle forze dell’ordine nel tempo, eppure i cittadini continuano a non sentirsi sicuri, riportando casi di aggressioni, risse o altro. Come si può rimediare?
    Su questo fronte posso confermare come il nostro impegno sia massimo. Nell’ultimo periodo abbiamo aumentato il numero di rimpatri nei confronti degli stranieri e abbiamo emanato molti Daspo urbani o decreti di allontanamento nei confronti degli incivili e dei casi più molesti. Il nostro reparto di prevenzione, inoltre, è sempre al lavoro. Anche sul litorale viterbese non siamo rimasti fermi, come nel caso della recente chiusura di due discoteche nell’area di Montalto. Non siamo mai felici di far chiudere dei commercianti, ma posso affermare che i gestori di questi locali hanno compreso pienamente i motivi del nostro intervento e anzi si sono dimostrati molto collaborativi. È nostro compito dover intervenire quando ci sono problematiche e, come nel caso del centro storico, l’importante è cominciare. L’accumulo di Daspo o altre sanzioni, così come i rimpatri, serviranno a migliorare la qualità della vita della città, allontanando chi delinque. Vogliamo inoltre mantenere un contatto con i cittadini. Ho incontrato personalmente commercianti e rappresentanti dei comitati di quartiere per ascoltare la loro voce e per collaborare a stretto contatto.

    Tra le varie problematiche c’è ovviamente anche quella dello spaccio di stupefacenti. Come state affrontando la situazione su questo fronte?
    Lo spaccio è un settore sempre a stretta sorveglianza. Siamo sempre impegnati nell’arresto e nel sequestro di droghe e continueremo a impegnarci al massimo su questo fronte, non solo nel centro storico. Proprio nei giorni scorsi abbiamo effettuato un arresto con sequestro di molte pasticche di Blue Punisher, una delle droghe sintetiche più pericolose. È nostra volontà effettuare servizi ancora più mirati per contrastare e prevenire il fenomeno dello spaccio.

    Vorremmo salutarla parlando di Santa Rosa. Si avvicina il momento del trasporto del 3 settembre, un evento unico nel suo genere. Cosa può dirci a riguardo, per lei sarà la sua prima esperienza.
    Sul fronte sicurezza siamo già a ottimo punto. Abbiamo già tenuto molte riunioni con la Prefettura, il Comune e le altre forze dell’ordine per occuparci di tutte le eventuali problematiche e il Piano di sicurezza è in fase di ultimazione. Dal punto di vista personale, invece, affronto questo evento con grande rispetto perché ho compreso bene come Santa Rosa rappresenti la storia di Viterbo e quanto questa sia amata dai viterbesi. Anche per questo comprendo come per i cittadini, quello del 3 settembre sia un momento di festa da poter vivere appieno e in serenità. Sarà un momento da vivere rispettando tutti, anche le regole, che sono fondamentali per garantire la sicurezza di ogni persona. Come si suol dire, la libertà termina dove comincia quella altrui e rispettare le regole vuol dire portare rispetto a tutto l’evento del Trasporto della Macchina di Santa Rosa.

    Moto della polizia in servizio su Via Marconi, foto Questura di Viterbo