Grandissimo successo per la 58° edizione del Palio di Allumiere, uno degli appuntamenti più vissuti, attesi e sentiti del Lazio nord ogni fine estate. Il folklore del territorio, il folklore del comprensorio. Paesi che sanno perfettamente quanto e come sia il loro evento caratteristico. E quindi preparano tutto meticolosamente per mesi. Al fine di accogliere proprio a fine agosto massa di turisti, spettatori, appassionati. Così vivono il weekend di gloria sportiva, raggiungendo copertine, media, telematici. E anche ieri il Palio di Allumiere non ha tradito. Alla cosiddetta Provaccia, al fine di sfoggiare metafora esplicativa una sorta di prove libere per pole position, già sabato 30000 persone, in collina. Successo ed esodo, con appassionati proveniente da ogni lido laziale, chiaramente bissato domenica. Quando dal punto di vista sportivo non ha tradito nemmeno La Bianca. Un successo che tra passione e progetti, il team del presidente Speroni, attendeva dal 1982, pensate. La contrada della suggestiva, caratteristica frazione presente ai confini del Faggeto, proprio tra Tolfa e Allumiere. Che addirittura si porta a casa l’intera posta in palio. O meglio, sarebbe il caso di titolare tutte le poste in palio. Un Treble come si definirebbe nel lessico calcistico britannico; un Triplete, in quello iberico, di mourinhana matrice e memoria. Già perché stavolta La Bianca, tornata a trionfare, ha deciso di far le cose in grande, sbaragliando la concorrenza non soltanto nella classica gara più attesa, quella degli asini, bensì bissando a quella del corteo e calando addirittura il tris in quella degli sbandieratori. E allora diventa tripudio biancoverde. Folklore puro. Emozione. Applausi. Fumogeni, sorrisoni, commozione. Ha vinto La Bianca. Ma come sempre ha vinto Allumiere.
Sport
26 Agosto 2024
Palio d’Allumiere 2024: tripudio d’affluenza, colori e folklore. Trionfo La Bianca, tripletta stellare
Invasione straordinaria per uno degli appuntamenti più caratteristici del comprensorio. Tra le contrade successone biancoverde: storico colpaccio, 42 anni dopo