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    27 Agosto 2024
    Nuovo tris e capolista in solitaria: così Thiago Motta s’è già preso la Juve

    Coraggio, meritocrazia e gioventù frizzante. Idee nette, tangibili, già trasformate in realtà. Impiantate nei suoi ragazzi. Palleggio e movimenti tessuti, pressing alto e recupero palla immediato. E’ la Juve di Motta, già. E’ la Juve vincente di Motta, soprattutto. Dopo il tris del debutto al Como, che per connotati e scelte aveva fatto stropicciare gli occhi un pochino a tutti quanti, arriva la conferma a Verona: frantumato anche l’Hellas, quell’Hellas che soltanto una settimana prima abbatteva il nuovo Napoli di Conte. Juve capolista in solitaria, unica a quota sei, unica col doppio successo all’attivo. Chiaramente la Juve era la squadra più forte in campo in ambedue le partite, ma è come ha vinto, come vince e convince che soprattutto confrontata al suo recente passato fa notizia. Anche perché vediamo versione Vecchia Signora completamente nuova e ribaltata. E di successo. Ed in così poco tempo. Danilo resta ancora fuori, Motta non regala niente nessuno. Douglas arriverà, per adesso fiducia al rilancio di chi da mesi s’è applicato per comprendere umilmente i nuovi dettami, da Fagioli a quel Locatelli protagonista del recupero alto che porta al vantaggio in pieno primo tempo. Se Yildiz dimostra ogni movimento sempre di più perché merita la 10 bianconera, se diventa la Juve di giovincelli affamati come Mbangula e Savona (stavolta entra l’esterno basso sul tabellino dei marcatori, inserimento in percussione dalla parte opposta di testa..), non può che esser soprattutto la Juve di Dusan Vlahovic, doppietta e continuità realizzativa: servito di più, ma movimenti perfetti, finalizzazione impeccabile. Aiutato di più, centellina meglio energie sotto porta. Meglio un movimento in meno o diverso, che tanti senza cognizione di causa. Così Motta s’è preso la Juve. Con le sue idee, particolari e nuove, ma col coraggio e la con la fermezza di chi ha capito cosa sia la Vecchia Signora. E così Giuntoli non ha sbagliato nemmeno stavolta. Siamo solo all’inizio ma sembra l’alba di una nuova era. Un binomio vincente che non ha finito di fruttare entro venerdì: pronti altri colpi, Sancho o non Sancho, scatterà l’ultimo assalto a Koopmeiners. Intanto la Juve guarda tutti dall’altro. Unica a punteggio pieno, a quota sei. Partenza col botto. E se il buongiorno si vede dal mattino..