
Gigante, ‘non c’è pericolo scoliosi malattia geneticamente determinata, ma pesi eccessivi possono provocare dolori lombari’
ROMA – Si avvicina l’inizio dell’anno scolastico e dunque sono tempi di acquisti per il corredo scolastico e di preoccupazioni per i genitori. Oltre ai rincari, infatti, mamme e papà di bambini e adolescenti si trovano spesso ad affrontare il ‘dilemma zaino’, nel timore che la scelta sbagliata possa influire sulla salute della schiena dei loro figli.
“Gli elementi da tenere in considerazione sono intuitivi. Lo zainetto scolastico deve essere leggero, con le bretelle larghe e imbottite, schienale rigido, cintura che si allaccia alla vita”, spiega all’Adnkronos Salute Cosimo Gigante, past president della Società italiana di ortopedia e traumatologia pediatrica (Sitop). Inoltre, “dovrebbe essere compatto, per favorire una buona organizzazione dei libri al suo interno. E soprattutto meglio scegliere modelli con le rotelle in modo che possano essere trascinati, invece che portati sulle spalle quando diventa troppo pesante, anche se non dovrebbe mai essere troppo pieno”.
Per quanto riguarda il peso, in ogni caso, la comunità scientifica – evidenzia il pediatra ortopedico – “non è concorde, ma il limite generalmente accettato è fra il 5% e il 15% del peso corporeo del bambino in crescita. Per un adolescente o un preadolescente di 40-50 kg, lo zaino non dovrebbe pesare più di 7-8 kg ma a volte ci sentiamo dire dai genitori che gli zaini dei propri figli arrivano anche a superare i 15 kg”, precisa Gigante evidenziando che le preoccupazioni dei genitori si concentrano spesso sull’eventuale rischio scoliosi legato ai pesi eccessivi sopportati dalle schiene dei loro figli. “Su questo piano – continua Gigante – possiamo tranquillizzare mamme e papà. La scoliosi, infatti, è una deformità rigida strutturata a carattere evolutivo che, escluse situazioni particolari, è geneticamente determinata e quindi i carichi eccessivi come quelli di uno zainetto non ne sono causa”.
Zaini troppo pesanti, invece, “possono essere all’origine di dolore lombare. Molti pensano che questo tipo di disturbo riguardi solo adulti o anziani ma in realtà l’incidenza della lombalgia (almeno un episodio in un anno) interessa una percentuale di ragazzi che va dal 17% al 50-60% e cresce con l’età fino a raggiungere il suo apice in adolescenza. E’ più frequente nel sesso femminile e in persone che hanno una iper lassità dei legamenti. Alcuni studi ci dicono anche che può essere legata a particolari personalità e al fumo di sigaretta. Ma spesso non conosciamo la causa di questi disturbi che comunque il più delle volte sono episodici e basta un analgesico per controllarli”.
Il problema non è solo il peso. “Alcuni studi ci dicono che nell’insorgenza della lombalgia non è tanto importante il peso quanto il tempo di esposizione questo vuol dire che uno zainetto pesante non dovrebbe essere portato per più di 15 minuti. Oltre questo limite temporale, infatti, può indurre una sindrome lombalgica”, aggiunge Gigante.
Per prevenire, otre a scegliere uno zainetto ‘giusto’, “bisogna anche ricordare che non andrebbe mai portato su una spalla sola. Inoltre – continua Gigante – ci vuole una buona organizzazione scolastica: i docenti dovrebbero dire in anticipo qual è il programma della lezione in modo da consentire ai ragazzi di contingentare i libri a quelli la cui fruizione si rende necessaria per la data giornata. Dovrebbe esserci poi un approccio multidisciplinare al tema, nel senso che potrebbero essere coinvolti anche i professori di Scienze motorie. Si sa, infatti, che sono i ragazzi più esili, magari anche dal profilo muscolarmente astenico, i più soggetti ai disturbi lombari e su di loro si dovrebbe lavorare migliorando il tono muscolare”, sottolinea l’esperto.
Infine “bisogna fare attenzione quando la lombalgia è troppo frequente o si estende alle fasi notturne o è associata ad altri sintomi. In questi casi una visita ortopedica pediatrica può essere opportuna”, conclude Gigante.