Il tam tam mediatico e radiofonico, caratteristica e folklore di piazze calcistiche come quella capitolina, trova sempre più riscontro. Così come le voci di corridoio sul fatto che ha fatto più rumore, in casa Roma. La presunta, sempre più veritiera, discussione particolarmente animata tra Bryan Cristante e Daniele De Rossi mercoledì pomeriggio in allenamento, a Trigoria. Qualcuno parla di vere e proprie scintille. Che ci sia tensione in casa Roma non è certamente un mistero: risultati e avvio di campionato assai deludenti, dolorosa sconfitta interna con l’Empoli, squadra ancora da completare e un mercato che inevitabilmente ha inciso sul finale d’agosto giallorosso. C’è tensione: unire il vecchio e il nuovo, dopo anni di Mourinho, non è semplice. Anche per lo stesso De Rossi, tutt’altro che esente da critiche, egli stesso, negli ultimi giorni. E Cristante, che appartiene alla vecchia mourinhana era, non sembra particolarmente soddisfatto delle ultime settimane, della sua posizione, evidentemente discussa. E ieri, lui, che si sente zoccolo duro dello spogliatoio, non avrebbe nascosto il suo disappunto e anzi, avrebbe citato e contestato Paredes, quantomeno la scelta di continuare a puntare sul play argentino collega di reparto proprio in quelle posizioni. Si sente discusso, anche dalla piazza così come dal contesto Trigoria: avrebbe esternato così la sua frustrazione. Se così fosse, sarebbe un passo più lungo della gamba. De Rossi, autorevole e autoritario, da allenatore avrebbe risposto per le rime: ci sarebbe stato un contatto, tensione, discussione animata. Con Paredes stesso chiaramente al centro dei protagonisti. Se la frattura dovesse rivelarsi insanabile, non sono esclusi ribaltoni last minute. Nelle ultime ore del mercato. Su Cristante si registra l’interesse della Fiorentina, se dovesse partire Amrabat. Ma per l’appunto, tutto questo sarebbe successo tardissimo. E Cristante resta obiettivamente parte storica dello spogliatoio giallorosso sin dai tempi in cui DDR lasciò la Roma da calciatore. Difficilissimo trovare una soluzione, adesso. Difficile, ma non impossibile. Perché le vie del mercato sono infinite. E narreranno.