Domenico Condello guiderà l’ispettorato Ps della Camera
FROSINONE – “In questo territorio sono stato così bene dal punto di vista umano che ci ho spostato la residenza. Proprio per questo tornerò spesso, in virtù dei tanti rapporti di leale amicizia e collaborazione che in questi due anni e quattro mesi si sono sviluppati”: è una conferenza stampa sul piano umano e su quello operativo quella tenuta questa mattina dal questore di Frosinone Domenico Condello nel suo ultimo giorno di servizio a Frosinone.
Da lunedì sarà a Montecitorio come reggente dell’Ispettorato di Pubblica Sicurezza della Camera dei Deputati. Un trasferimento che non era nell’aria “sto facendo il trasloco, se fosse stato programmato avrei già spostato tutto. Sono orgoglioso di questo nuovo incarico, orgoglioso di quanto abbiamo costruito in provincia di Frosinone”.
Il questore ha ricordato i tre casi che più di ogni altro hanno impegnato la polizia durante i due anni e 4 mesi del suo mandato: “L’omicidio di Romina De Cesare, barbaramente assassinata a Frosinone dal fidanzato. L’omicidio di Yrelis Pena Santana a Cassino, altrettanto barbaro. In entrambi i casi siamo arrivati ai colpevoli con la più classica delle attività d’indagine e questo dimostra la preparazione dei poliziotti in servizio nella Ciociaria. Altrettanto si dica per la sparatoria che ha coinvolto due gruppi albanesi a Frosinone: in meno di ventiquattrore avevamo risolto il caso ed assicurato alla giustizia i responsabili”.
Nei 28 mesi trascorsi a Frosinone il questore Domenico Condello ha introdotto il concetto di tolleranza zero, infliggendo numerosi Daspo Urbani, sportivi e Daspo Willy: “Ma il problema della criminalità si risolverà solo intervenendo sulle giovani generazioni, la legalità è un fenomeno culturale che si insegna nelle scuole, la violenza di genere si combatte da lì. Quando interveniamo noi è già tardi”.