Un film. Un thriller. Una disavventura, totale, viola. Ma poi lieto fine. Sospirone di sollievo e dopo aver rischiato non grosso, di più, la nuova Fiorentina di Palladino torna nelle sue vecchie solite acque di questi anni, la Conference League. In Ungheria la Puskas Academia sfiora uno dei traguardi più prestigiosi della sua storia ma alla fine deve arrendersi. Alla Viola ma soprattutto a David De Gea. Perché alla fine vince la lotteria dei rigori, grazie alla super parata dell’esperto portiere spagnolo a Firenze evidentemente tornato a sentirsi vivo, vincono e passano i viola, superando i playoff e conquistando il grande girone di Conference. Ma la Viola ha tentato in tutte le maniere di complicarsi la vita perché, dopo il 3-3 dell’andata passerebbe col vantaggio e colpo esterno firmato Kean, prima di farsi riprendere e beffare all’ultimissimo secondo, quel pari allo scadere che trasporta la gara a supplementari tremendi, terrificanti, ove la viola sull’orlo del baratro resta addirittura in nove e vive spettri materializzarsi per trenta lunghissimi minuti. Fuori Comuzzo e Ranieri, serve quasi un’impresa eroica, a quel punto. Incredibile, se pensiamo ai pronostici e valori in campo. Questa viola sa complicarsi la vita evidentemente come poche altre. Ma sa anche resistere. E così, in nove, la porta agli undici metri. Dove freddissimi i suoi segnano tutti, da Kouame’ a Biraghi. De Gea fa la parata decisiva. E allora sospirone. Abbracci. Sorrisoni. Ai gironi europei, quest’anno, ben otto squadre italiane. Spetterà alla viola tenere ancora alto l’onore calcistico del Bel Paese in Conference League.
Sport
30 Agosto 2024
Thriller, dramma e resurrezione: brivido rigori in Ungheria, ma Fiorentina ancora in Conference