Volevano un colpo mediatico. Per quello che sarà un grande, grandissimo evento. Gli States tra i tre paesi che ospiteranno il secondo appuntamento sportivo di sempre più importante e prestigioso al mondo, dopo le Olimpiadi: i Mondiali di calcio. In questo caso del 2026. A dispetto del 1994, edizione che amaramente ricordiamo attorno all’iconografia di Roberto Baggio, stavolta gli USA saranno in compagnia di Messico e Canada, ma pur sempre paese ospitante. E come amano fare, dopo decenni in cui il movimento calcistico pur se non chiaramente sport più importante della loro cultura, nutrivano l’ambizione d’arrivarci in maniera importante, con ambizione. Per farsi più strada possibile, puntare ad arrivare più lontano possibile, magari un quarto, sognando addirittura una semifinale. E loro, cultura a stelle e strisce, volevano un colpo ad effetto, quasi cinematografico. E hanno coronato uno dei loro sogni: far sedere in panchina Mauricio Pochettino. Tra i migliori d’Europa fino a cinque anni, meraviglie col Tottenham tra Premier e Champions sfiorate, l’argentino ha francamente perso più di un pizzico di reputazione a cavallo delle ultime due esperienze, quando forse era chiamato a raccogliere qualcosina di più: vittima a Parigi, vittima a Londra stavolta sponda Chelsea. Ha sempre detto che un giorno avrebbe apprezzato l’idea di allenare una nazionale, non necessariamente argentina; quel giorno, per vicissitudini e sviluppo di carriera descritta in precedenza, è evidentemente arrivato prima del previsto. Non è pervenuta alcuna chiamata dalla Nazionale inglese, quella dei Tre Leoni; gli States hanno bel progetto, belle strutture, esperienza di vita fascinosa e straordinaria e soprattutto grande, grande stipendio e contratto. Pochettino s’è confrontato con la moglie, i due vivono a Londra, così come col suo staff: insieme hanno detto tutti di sì, hanno accettato la proposta, 10 giorni fa. Il tempo necessario per lavorar e metter a punto i contratti, limare i dettagli e con ogni probabilità già in settimana sbarcheranno in America, per sposare la loro nuova avventura.
Sport
4 Settembre 2024
Tutta l’ambizione USA per il loro Mondiale 2026: colpaccio Pochettino, progetto a stelle e strisce