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    4 Settembre 2024
    Eurolega, l’addio di uno dei più grandi: si ritira Kyles Hines, leggenda Olimpia

    Si ritira uno dei più grandi. Se non della pallacanestro USA, quantomeno di quella Europea. Anzi, forse, presenze alla mano, il più grande di tutti. Si chiude, come tempo e carta d’identità prima o poi avrebbero obbligato anche i migliori, la carriera di Kyle Hines, il cestista con più presenze di sempre in Eurolega. Ha deciso di attaccare scarpini al chiodo, forte e orgoglioso dei suoi 38 anni stellari. Qualcuno a cui forse soltanto il fisico inferiore ai due metri gli ha impedito di imporsi in NBA. Ma più che non recitare un ruolo di primordine oltreoceano, ha deciso di farlo e conquistare ogni copertina nel Vecchio Continente. Qui, in questo continente, una delle più grandi leggende. Ormai mitologia europea, forse da stamani ancor di più. Lascia Milano, lascia l’Olimpia, lascia dopo più di 15 anni ai massimi livelli continentali e ben 425 presenze, come lui nessuno mai, in Eurolega: tre volte miglior difensore della competizione, tre come il numero delle massime competizioni europee alzate, sollevate, stravinte. Uno che cambia mentalità, livello, dimensione. E ciò che ha sempre stupito ne è stata la longevità. Che ha saputo assaggiare l’Olimpia Milano, con cui ha giocato le ultime 4 stagioni, che poi sarebbero diventate le ultime da professionista. Olimpia che emozionata, a tratti commossa, ha deciso di salutarlo così: “Da dove cominciare Kyle Hines? Dai quattro anni trascorsi insieme, la personalità e il carisma, la presenza in campo e fuori, lo stile, la professionalità e i record stabiliti vestendo la maglia dell’Olimpia (presenze in EuroLeague, rimbalzi offensivi catturati in EuroLeague). Oppure le vittorie, tre scudetti, due Coppe Italia, una Supercoppa, il primo viaggio alle Final Four dal 1992, conquistato 29 anni dopo. Cosa ricordare Kyle Hines? La stoppata su Wade Baldwin, per l’importanza. Quelle su Nigel Hayes-Davis, su Shaquielle McKissic, su Vasa Micic o su Joel Bolomboy per la bellezza. La partita di Atene giocata un paio di anni fa con una mano gonfia. Come dimenticarti Kyle Hines? Dino Meneghin si rivede in te. Roberto Premier ti avrebbe voluto tra i compagni di squadra negli anni ‘80 perché sei “old school” ma in senso buono. Una carriera di venti anni trascorsa vincendo 11 titoli nazionali in 13 anni, quattro EuroLeague, tre trofei come difensore dell’anno partendo da UNC Greensboro, piccolo college del North Carolina. Sentendosi sempre il ragazzo di Sicklerville. Che non venne scelto e stava per piangerci sopra. Che alla sua prima summer league venne schierato da ala piccola perché la statura era quella. Ma non il cuore. Il ragazzo che ha cominciato la sua carriera europea a Veroli. Un paesino piccolo della Ciociaria dove venne adottato dalla comunità perché a Kyle Hines tutti ti vogliono bene. Nessuno più di noi”.