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    Politica
    4 Settembre 2024
    “Semo tutti d’un sentimento”: la grandi manovre politiche all’ombra della Macchina

    di Simona Tenentini

    VITERBO – Dal generale Vannacci al vicepremier Tajani, dal presidente della Regione Lazio, Rocca al ministro Salvini: sotto la Macchina di Santa Rosa “semo tutti de un sentimento”.

    Al di là della fede e della devozione, il Trasporto, si sa, è una grande vetrina di visibilità per politici e politicanti e, tra un calice ed un tramezzino, nel cortile della Prefettura, ieri sera, non sono di certo mancate occasioni di confronto e perchè no, di “inciuci” di vario genere tra piccoli e grandi esponenti del mondo politico nazionale e locale.

    Presenti, la maggior parte con le consorti a fianco, diversi sindaci della provincia, presidenti di enti locali e associazioni di ogni genere e, ovviamente, gli immancabili Prezzemoli delle situazioni mondane, rigorosamente a caccia di selfie con chiunque si aggiri nel raggio di cinque metri.

    Due sono le accoppiate che più di ogni altro hanno calamitato l’attenzione dei presenti, alimentando curiosità ed indiscrezioni.

    Il generale Vannacci, scortato, passo passo dall’ex senatore Umberto Fusco e dal segretario della Lega Andrea Micci, trio che rafforza, in maniera, sempre più insistente, i rumors sull’imminente nascita di un nuovo partito che sarà battezzato proprio a Viterbo, e l’altra che vede protagonista il maggiore rappresentante della Lega, il segretario nazionale del partito e ministro Matteo Salvini.

    All’ingresso in Prefettura il primo grande abbraccio da vecchi amici è stato con il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.

    I due, che si sono salutati in maniera molto calorosa,  hanno poi iniziato a confabulare e chiacchierare per una decina di minuti, con fare molto complice e, soprattutto, con grande intesa: che ci siano rimpasti in corso?