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    Amministrazione, Economia e Lavoro
    5 Settembre 2024
    Santa Marinella, a rischio i fondi Pnrr per la riqualificazione del Cantinone

    SANTA MARINELLA (RM) – Ennesima gatta da pelare per la Giunta Tidei. I fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), sui quali il Comune di Santa Marinella contava per riqualificare lo stabile del Cantinone (quasi 1,7 milioni di euro), sono a rischio e potrebbero non arrivare mai. Come si ricorderà, a febbraio scorso il sindaco era riuscito a ottenere dall’Arsial (la partecipata della Regione che si occupa di sviluppo dell’agricoltura) la cessione a titolo gratuito di tutta l’area del cosiddetto ex Cantinone (situato in Via delle Colonie) a condizione che venisse impiegata come Coc (Centro operativo di contatto per la Protezione Civile).  “Finalmente – aveva affermato il sindaco subito dopo il rogito – si conclude oggi la vicenda relativa alla cessione del terreno ex Cantinone per essere utilizzato con finalità di pubblico interesse generale. È nostra volontà infatti, usufruire delle strutture esistenti per la realizzazione della ‘Cittadella del Volontariato’ attraverso un progetto di recupero e riqualificazione dell’intera area la quale potrà ospitare anche un’ampia area vera da utilizzare come parco pubblico da tutti i cittadini”. “Con i fondi del Pnrr – aggiunse Tidei qualche settimana dopo – sarà possibile portare avanti un importante progetto di social housing, ristrutturare l’immobile e creare degli spazi dove potranno essere ospitate le associazioni di volontariato e Protezione civile. Inoltre, altri locali potranno essere adibiti per far fronte all’emergenza abitativa dando ospitalità anche per brevi periodi a persone senza tetto”. Un progetto molto ambizioso, quello descritto da Tidei, che per essere realizzato ha bisogno di investimenti importanti. Ecco dunque l’idea di accedere ai fondi del Pnrr, sfruttando l’ampiezza dell’area del Cantinone per abbinare alla sede della Protezione Civile anche una sorta di rifugio per i lavoratori stagionali senza tetto. Il Comune di Santa Marinella chiede dunque di accedere ai fondi del Piano di ripresa e resilienza, con particolare riferimento alla voce “Superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura”. A supporto della loro richiesta da Via Cicerone inviano a Roma alcuni documenti nei quali viene sostenuto che sarebbero un’ottantina i braccianti senza fissa dimora costretti a vivere in condizioni difficilissime nel territorio della Perla. E proprio su questo punto – fondamentale per riuscire a incassare gli 1,7 milioni di euro – la questione si complica. Secondo quanto scrive questa mattina il quotidiano la Verità, infatti, lo scorso 8 agosto ci sarebbe stato un sopralluogo della Polizia a Santa Marinella, durante il quale non sarebbe stata riscontrata la presenza di insediamenti abusivi. A questo punto la Prefettura avverte il sindaco: niente insediamenti abusivi, niente accesso al Pnrr. Progetto Cantinone a rischio, dunque, ma Tidei non ci sta. Sempre secondo quanto riporta la Verità, il Comune di Santa Marinella scrive alle polizie locali dei comuni confinanti (Civitavecchia, Cerveteri, Ladispoli, Tolfa e Allumiere) per avere “informazioni urgenti circa la presenza sul territorio di riferimento di insediamenti di lavoratori agricoli sfruttati”. Al  momento nessuno ha risposto positivamente all’appello di Santa Marinella e il finanziamento per il Cantinone si allontana.