Che sia un anno magicamente straordinario per lo sport italiano resta qualcosa che, esattamente come ieri, non ci siamo stancati di narrare o descrivere. Dall’impetuoso cammino di Luna Rossa alla Louis Vuitton Cup fino alle imprese serali, quasi notturne considerando il fuso orario a stelle e strisce, quella dei tennisti azzurri agli US Open. Che stavolta si arricchiscono di un nuovo traguardo, che impreziosisce ancora di più blasone e prestigio del tennis e dello sport. Già perché se nel singolo maschile è rimasto quel Sinner pronto a prendersi anche la competizione americana, oltreoceano arriva un trionfo stellare: quello nel doppio misto, composto da Sara Errani e Andrea Vavassori. Persino già dopo la meravigliosa olimpiade l’aveva detto Sara: non è ancora tempo per smettere di sognare. E così è stato. Perché è arrivata anche la ciliegina, la più pesante. Evidentemente non bastava tornare a rappresentare qualcosa di lontano e remoto per la quarta volta l’Italia in finale di un doppio misto in uno Slam, e stavolta coppia tutta azzurra impresa prima volta realizzava, il duo doveva portarla a casa. E così è stato. Una coppia perfetta, a reggere e leggere con freddezza ogni momento specifico di una finale vinta per due set a zero: quel 7-6 a 7-5 in trasferta ai padroni di casa Townsend e Young che significa sesto doppio per la bolognese e primo Slam per il torinese, che accarezza il sapore del trionfo, del successo, dell’incoronazione. Incoronazione e standing ovation americana, non poteva essere altrimenti, soprattutto per Sara: l’ennesimo bottino a suggellare e confezionare una carriera infinita. Un’ora e mezza di battaglia per la storia e per la gloria. Attendendo adesso soltanto Sinner, favorito e col destino in mano: entro il weekend può consumarsi la settimana azzurra perfetta, oltreoceano.