
Riecco l’Italia. Riecco gli azzurri. Riecco la nazionale di calcio. Probabilmente, anzi forse sicuramente, la parentesi peggiore di un 2024 fin qui sensazionale dello sport azzurro, chiaramente ricordando l’eliminazione agli Europei di Germania proprio 24. Tornano in campo stasera dopo settimane turbolente post Svizzera, attacchi a commissario tecnico e federazione susseguiti da mesi di silenzio, tra club e mercato, forse mancato interesse generale che non può far altro che far peggio al movimento spallettiano. Tecnico di Certaldo confermatissimo da Gravina e rimasto in sella, per ricostruire un progetto spedizione Mondiali 2026. Intanto stasera transizione Nations League, transizione che conterebbe meno delle qualificazioni alla prossima competizione iridata se non stessimo parlando di un gruppo che nel collettivo italiano e popolare ha eccome qualcosa per l’appunto da farsi perdonare. Stasera Parco dei Principi in Francia, contro i cugini e rivali transalpini, in un contesto dove gli azzurri non hanno mai vinto. Subito gara complicatissima, dunque. Spalletti ha definitivamente scelto il 352, l’ha ammesso, questa la destinazione del pensiero di presente e futuro. Pur coi suoi connotati, quelli che non potrà esimersi da richiedere ai suoi calciatori. E quindi davanti a Donnarumma ancora Di Lorenzo stavolta braccetto contiano con Bastoni e Calafiori, forse la parentesi più felice e fortunata dell’ultimo Europeo: per maggiori info chiedere a Mikel Arteta. Più Bellanova di Cambiaso quinto con Dimarco; Frattesi e ritorno di Tonali sprigionati da Ricci, davanti Raspadori a servizio di Retegui. Fischio d’inizio alle 20.45. Il percorso verso gli States deve partire da stasera, almeno la prestazione. Pesa, eccome.