Opposizione all’attacco: “Progetto non realizzabile”. La replica del sindaco: “La nostra è un’iniziativa di alto spessore politico e morale, basta con le strumentalizzazioni”
di Marco Gubetti
SANTA MARINELLA (RM) – La questione del Cantinone e del rischio di perdere i fondi del Pnrr per la sua riqualificazione infiamma il dibattito politico di Santa Marinella. Ieri mattina il quotidiano la Verità ha pubblicato un articolo nel quale ha rivelato come un sopralluogo della Polizia effettuato un mese fa non abbia rilevato la presenza di insediamenti abusivi di braccianti impiegati (melius: sfruttati) in agricoltura nel territorio della Perla (vedi articolo linkato qui sotto). Una buona notizia di per sé, ma non per la Giunta Tidei. Già, perché se non ci sono braccianti agricoli senza fissa dimora da accogliere nel social housing che il sindaco vuole organizzare proprio all’interno del Cantinone, non potranno essere erogati gli 1,7 milioni di euro del Pnrr a favore del restyling dell’area di Via delle Colonie.
CENTRODESTRA ALL’ATTACCO. L’opposizione di centrodestra in Consiglio comunale non si è fatta sfuggire l’occasione per un attacco nei confronti del sindaco e della Giunta e già nel pomeriggio di ieri ha presentato un’interrogazione (fatta arrivare per conoscenza anche al Prefetto di Roma, Lamberto Giannini) riguardante la questione del Cantinone. In particolare i consiglieri di opposizione – Domenico Fiorelli, Alina Baciu, Roberto Angeletti, Eugenio Fratturato e Ilaria Fantozzi – chiedono all’Amministrazione come mai non abbia segnalato la presenza dei braccianti sfruttati (un’ottantina secondo i documenti presentati dalla Giunta Tidei per accedere al Pnrr) alle forze dell’ordine e poi perché non abbia avvertito le associazioni di categoria locali di floricoltori e agricoltori che alcuni loro rappresentati starebbero sfruttando questi sfortunati lavoratori. “Possibile mai – si legge nell’interrogazione – che secondo voi nessun cittadino, nell’era dei social network, abbia documentato tale grave fenomeno di caporalato?”. Insomma, il centrodestra si schiera con la Polizia e sostiene che i braccianti sfruttati a Santa Marinella non ci siano. Di più. Il centrodestra mette il dito in una piaga che potrebbe diventare purulenta per Tidei e chiedono “se l’Amministrazione sia consapevole del fatto che tale housing sociale può prevedere solo forme di assistenza medica e sociale ma per questione di privacy e fragilità dei soggetti interessati da caporalato, escludendo commistioni e/o coabitazione con ogni altra forma di attività e/o realtà sociali?”. Potrebbe sembrare un dettaglio, ma non lo è. L’area del Cantinone è infatti passata di proprietà dall’Arsial al Comune lo scorso anno. La cessione fu fatta a titolo gratuito, ma la gratuità del passaggio era vincolata alla destinazione d’uso dell’area stessa che, secondo gli accordi, avrebbe dovuto accogliere il Centro operativo di contatto della Protezione Civile.
LA REPLICA DI TIDEI. Il sindaco Tidei non si tira certo indietro e a stretto giro fa arrivare la sua replica, difendendo a spada tratta il progetto di riqualificazione per il Cantinone e la sua area. “Dall’opposizione – scrive il sindaco – arriva la solita insalata di parole. La costruzione di alloggi provvisori per i lavoratori a nero sfruttati nelle campagne sarebbe un’iniziativa di alto spessore politico e morale. Il Cantinone è una importante opportunità, una struttura che l’Amministrazione è riuscita a farsi assegnare e che ora vuol far rinascere. Per le sue caratteristiche, l’area sollecita da tempo diverse idee e diversissime destinazioni. Su una di esse il nostro il Comune si è candidato cogliendo l’opportunità offerta dal Pnrr. Ma ovviamente quando si tenta di ‘fare’ (e in questo caso di ‘fare in favore di chi viene sfruttato’), c’è chi pensa solo alla ‘sua’ speculazione politica. L’Assessorato ai Servizi sociali ha intravisto in un decreto firmato dall’allora ministro Andrea Orlando (“Lotta al caporalato e allo sfruttamento dei lavoratori agricoli” – n.55/2022) un’interessante opportunità offerta nel quadro del Piano di ripresa e resilienza. Ha quindi candidato il Cantinone sul sito del Ministero del Lavoro a diventare uno dei ‘social housing’ previsti dal decreto, ovvero alloggi temporanei per le vittime dello sfruttamento nel settore agricolo che costringe molti lavoratori a vivere in condizioni precarie e spesso pericolose. Sono proprio il trasporto e l’alloggio i punti di forza del Caporalato. La scelta di Santa Marinella, in questo senso, sarebbe strategica. Attorno a Santa Marinella, da Maccarese a Ladispoli, Cerveteri fino alla piana del Mignone, a Tarquinia, si calcolano 2mila addetti sparsi in decine di piccole e medie aziende impegnate nella coltivazione di 45 mila ettari di campi. È una forza lavoro numericamente importante, esposta ad un 4/5 per cento di sfruttamento, una realtà estesa e complessa che la Prefettura ha deciso di approfondire, attraverso la nomina di un Commissario straordinario, coinvolgendo tutte le forze dell’ordine. L’infrastruttura portante di questa economia è l’Autostrada Roma-Civitavecchia e Santa Marinella vanta una centralità logistica che, attraverso l’autostrada A12, consentirebbe il trasporto quotidiano dei lavoratori nei campi. Con questa premessa, l’ipotesi delineata al Ministero è quella di una struttura che recupera sul piano edilizio l’edificio fatiscente del Cantinone e le estese aree circostanti, dando vita, al tempo stesso, a una iniziativa di vera e propria inclusione e coesione sociale: oltre a fornire alloggi temporanei, è prevista l’attivazione di servizi di supporto, come assistenza legale e sanitaria, iniziative di integrazione e un pulmino per il trasporto dei lavoratori. Valore quasi 1,7 milioni di euro, questa almeno la richiesta e fin qui i fatti. Solo quando sarà reso nota la Convenzione, si spera a breve, si potrà capire meglio se e in che misura il social housing al Cantinone potrà rientrare nel perimetro dei 200 milioni destinati ai Comuni e solo ad allora verrà richiesto un primo atto di indirizzo da parte della Giunta che finora, dunque, non è stata chiamata a pronunciarsi. In conclusione, l’Amministrazione è impegnata al recupero del Cantinone il social housing, oltre ad essere coerente nei numeri, nelle finalità e nelle dimensioni, rappresenta un’iniziativa di alto spessore politico e morale. Non così alte e nemmeno così spesse sul piano morale appaiono, invece, le finalità di chi strumentalizza una lettura superficiale e sommaria di questi fatti, mescola ben bene il tutto, propina ai cittadini meno attenti paroloni come caporalato-prefettura-pnrr e serve, per finire, la solita insalata di parole, piatto forte di questa opposizione”.