Sinner c’è. Ancora una volta. Batte l’amico fraterno Draper e scrive un’altra pagina di storia dello sport azzurro, l’ennesima: il numero uno al mondo diventa anche il primo italiano di sempre a centrare una finale degli US Open. Difende i pronostici, gestisce pressione e faticando forse più del dovuto (onore e merito al sorprendente rivale che mostra perché tal cammino fino alla semifinale è stato tutt’altro che casuale). Alla fine infatti sono tre set a zero quelli di cui Jannik si serve per centrale la finale, ma escluso l’ultimo atto in cui palesemente strada in discesa e avversario alle corde, i primi due sono stati contesi fino all’ultimo respiro come mostrano infatti i punteggi: 7-5, 7-6, 6-2. Ma alla fine quel che conta è aver raggiunto il traguardo: ennesima finale Slam nell’anno d’oro, quello della consacrazione ai massimi ma massimi livelli. Tre ore di lotta in un’altra notte gloriosa per restare in America e guadagnarsi la finale contro uno dei beniamini del pubblico, quel Fritz che ha saputo vincere anche il derby tutto a stelle e strisce con Tiafoe e che, seppur sfavorito, è pronto a sfidare il gigante Sinner sostenuto dal pubblico del Flushing Meadows. Domani la finalissima, che in questo caso sarà disputata ad orari più “europei”: fischio d’inizio destinato per le ore 20. La speranza è di trovare condizioni meteorologiche migliori, a dispetto di quelle della notte scorsa: caldo torrido, afa, umidità.. davvero complicatissimo.
Sport
7 Settembre 2024
Sentenza Sinner, ennesimo traguardo: primo azzurro di sempre in finale US Open