Un meraviglioso viaggio destinato a proseguire assieme. Sulla stessa strada, lo stesso percorso, la stessa lunghezza d’onda. L’Arsenal parla da anni lessico e linguaggio di Mikel Arteta e continuerà a farlo a lungo tempo. Era nell’aria ormai da settimane, se non da mesi, adesso è arrivata pure l’ufficialità: il tecnico spagnolo ha rinnovato, l’era proseguirà almeno fino al 2027. Anni e anni di costruzione hanno già portato i loro frutti: non tanto per le domestic cups sollevate in pieno Covid, bensì per riportare i Gunners a lottare per i massimi traguardi, tra Champions e soprattutto Premier, il vero obiettivo a cui ambiva il popolo dell’Emirates dopo anni travagliati, tra fine dell’era Wenger e transizione Emery. 596 punti subentrato nel 2019, 61 punti l’anno successivo, 69 nel 2022, 84 e per lunghi tratti in testa ma forse inesperienza prima di farsi rimontare nel finale nel 2023, 89 e muso a muso nel 2024. L’Arsenal è arrivato. Sta lì. Adesso è un’armata, un’orchestra dove tutto funziona che quest’anno ha messo dentro anche gente come Calafiori, Merino e quell’opportunità Sterling sempre freccia in più, in questo contesto e a prezzo di saldo, tutt’altro che sottovalutare. Ed al terzo tentativo ambisce stavolta a chiudere col musetto davanti al Manchester City, sebbene quest’anno con ogni probabilità sarà potenzialmente costretta a far i conti col Liverpool, fino alla fine. Allievo Arteta ambisce una volta per tutta a scansare e scalzare l’egemonia del suo maestro, Pep Guardiola, forse giunto all’ultimo anno della sua quasi decennale esperienza a Manchester. Nessuna delle due componenti, non Mikel nemmeno il club, ambiva a decollare la stagione col contratto del tecnico (sempre più manager, a dir la verità) in scadenza a giugno 2025. Eravamo alla stretta finale, adesso finalmente nero su bianco. Ha pesato molto anche feeling e legame con Edu, direttore sportivo dei Gunners, altro ex centrocampista biancorosso, proprio come Mikel: non sono un caso i due immortalati nelle foto di rito. Nero su bianco dunque poi Champagne, e quale modo migliore di festeggiare che con un’altra bella vittoria nel sentitissimo North London Derby di domenica col Tottenham?
Sport
12 Settembre 2024
Arteta e l’Arsenal, il viaggio di nozze prosegue: ufficiale, matrimonio 2027