Nello staff della sindaca si lavora a una proposta programmatica per i prossimi due anni e mezzo
di Sandro Labronico
CERVETERI (RM) – L’estate è quasi finita e a Cerveteri si sta per concludere anche la tregua politica. Il gruppo di Governo Civico, che ormai da mesi garantisce solo un appoggio esterno e mirato alla Giunta Gubetti, aveva deciso di seppellire l’ascia di guerra per permettere alla città etrusca di arrivare senza troppi scossoni all’appuntamento clou della Sagra dell’Uva. La fiera ormai è alle spalle (e ha avuto anche grande successo) e ora si torna a fare i conti con la crisi che attanaglia l’Amministrazione comunale. I termini della questione sono noti: da parte dell’ex sindaco Pascucci e del suo gruppo in Consiglio si ritiene di dover dare una svolta al governo comunale e alla sua attività, giudicata carente, e per questo dallo scorso inverno si chiede un azzeramento della Giunta. Su questo punto, finora, la sindaca Elena Gubetti non ha voluto cedere e ora si prepara a incontrare il suo predecessore in un vertice che potrebbe segnare definitivamente il destino dell’Amministrazione, in un senso o nell’altro. Secondo i soliti ben informati che frequentano il Granarone, infatti, Gubetti starebbe elaborando una proposta programmatica per i due anni e mezzo che mancano alla fine della consiliatura con obiettivi importanti e ben circostanziati da realizzare insieme a tutte le forze politiche della (ex) maggioranza. Si tratterebbe di quattro, al massimo cinque punti sui quali unire gli sforzi nonostante i dissapori (eufemismo) per il bene di Cerveteri. In particolare, al centro della proposta alla quale stanno lavorando in Piazza Risorgimento, ci sarebbero la pedonalizzazione della Piazza Aldo Moro (con conseguente profonda trasformazione della viabilità nel centro cittadino) e la messa a punto del progetto di un nuovo cimitero (di cui Cerveteri ha sempre più disperatamente bisogno), probabilmente da realizzare lungo l’Aurelia nella zona di Cerenova. Per quanto è accaduto negli ultimi mesi, però, è difficile pensare che solo una eventuale convergenza su un nuovo programma possa bastare a mettere insieme i cocci della maggioranza. Più probabile che, per riuscire a continuare nella sua azione amministrativa, la sindaca alla fine sarà costretta, se non ad azzerare la Giunta, quantomeno a rimettere in gioco alcune importanti deleghe, dando vita a un rimpasto.