Quello Zalewski stavolta il fronte più scritto, descritto, narrato di inizio settembre dell’estate giallorossa. Dopo il PSV abbiamo ampiamente narrato l’evoluzione della trattativa col Galatasaray, la scelta della Roma di far cassa se fosse arrivata l’offerta giusta, per realizzare plusvalenza su proprio prodotto soprattutto considerando una titolarità tutt’altro che inamovibile e quel famigerato contratto in scadenza 2025. Un pochino il caso di mercato della settimana, con l’interesse del club turco accesosi ad inizio settimana prima che la trattativa registrasse una brusca frenata. E quando il Gala s’era finalmente deciso ad accontentare le richieste romaniste sui dieci milioni di euro, ovvero nella giornata di venerdì, quella di ieri che registrava la fine del mercato turco, era già troppo e soprattutto il calciatore aveva definitivamente maturato la decisione di respingere l’offerta. Il club giallorosso non l’ha presa bene, per niente. Ha perso quella che Ghisolfi vedeva come succulenta plusvalenza. E ieri ha partorito la decisione di lasciarlo fuori rosa, a meno che il ragazzo non scelga un giorno di rinnovare il contratto. Ed è diventato il tema predominante della conferenza stampa della vigilia di Genova di De Rossi a Trigoria: “Non credo sia decisione definitiva. Tutto è legato al discorso del suo contratto. Una decisione presa della società che mi è stata comunicata. Una domanda alla quale non posso rispondere: mi sono sempre preso le mie responsabilità in ogni scelta tecnica e comportamento del calciatore, stavolta è una scelta più alta di me. Nel calcio nulla è definitivo e penso che se si dovesse arrivare al rinnovo del contratto il calciatore possa esser reintegrato”. Un giallo che palesa quanto e come la neonata Roma, stavolta targata DDR sin dall’inizio, resti ancora cantiere aperto. Interessante lo spunto del tecnico, proprio sullo specifico fronte Zalewski, tra l’altro: “Dal punto di vista di scelte tecniche come allenatore anche in prospettiva mercato, a maggio dissi che era un calciatore che poteva partire perché non avevo visto quello che volevo. L’ho ritrovato sorprendentemente a luglio in tutt’altra maniera, anche negli occhi: più pronto e più responsabile. Lo stavo anche facendo giocare”. Roma ricordiamo in campo domani a Genova, a Marassi col Grifone del Gila: missione prima vittoria stagionale. Recuperato quel Dovbyk che va sbloccato: rischia uno tra Soulé e Dybala.
Sport
14 Settembre 2024
AS Roma, De Rossi conferma: scelta del club, Zalewski fuori rosa