RONCIGLIONE – Riceviamo e pubblichiamo: l’ultimo saluto del prof. Gianni Ginnasi al prof. Flaviano Fabbri.
“Sembra ancora di vederlo seduto al bar centrale, sorriso ottimista e solare, sguardo penetrante, accanto a qualcuno dei suoi affezionatissimi alunni e colleghi. Il professor Flaviano Fabbri arrivava con una cartella di documenti o foto raccolti in tanti anni di impegno, quasi giocoso e per sua passione, ma soprattutto per la sua città: raccolte di testimonianze personali che diventavano patrimonio di tutti, in cui ciascuno poteva riconoscersi, in una tacita condivisione di affetto e di vita. Ritratti di alunni alle elementari, di saggi scolastici, di indimenticabili momenti durante il carnevale storico, di rappresentazioni teatrali, immagini che spesso pochi conoscevano. Come non ricordarlo nell’amministrazione della Banca di Credito Cooperativo, al centro ricerche e studi, professore nella nostra scuola, fotografo spesso improvvisato tra i professionisti a cogliere un ricordo del suo paese. A lui non interessava, però, scattare la foto già bella, non pretendeva di avere la pubblicazione scientifica impeccabile, gli importava la traccia indelebile che la documentazione – seppure amatoriale – poteva lasciare; e se potremmo “riprenderlo” per qualche errore nella tecnica di uno scatto o nell’apparato critico dei suoi libri, è certo che se Ronciglione vuole rivedersi, ricordare e conservare la sua specifica cultura, deve ricorrere alle sue pubblicazioni.
Il professor Fabbri lascia dunque molto a Ronciglione: il suo è stato un passaggio importante, la testimonianza di impegno e soprattutto di amore per il bene di molti con la fondazione della società pugilistica Ronciglione insieme a Teodoro Tocchi, Gino Verzari, Roberto e Giovannino Marinangeli, Annibale Lazzaroni, che ha portato tanti atleti a vincere campionati italiani in tutte le categorie.Ma non basta, il professor Fabbri ha insegnato a nuotare a generazioni di ronciglionesi, oltre ad impegnarsi con l’avvocato Giovanni Meli nei centri “Olimpia” per i Giochi della Gioventù che tanto hanno contribuito ad avvicinare i più giovani allo sport con disciplina e impegno.
Ed oggi sono molti di quei giovani che lo ricordano sui social con affetto e riconoscenza forse inattesi, che lo hanno salutato in un ultimo affollato abbraccio, ma certamente con il rispetto che si deve a un “maestro” di vita che tanto ha fatto per la sua città.”
