L’alba del giorno dopo a Roma fa ancora più rumore. Un pari all’ultimo respiro, tra mille tensioni, incassato nella bolgia del Ferraris e quel Genoa che negli ultimi anni si dimostra sempre trasferta ostica, complicatissima. Quella vittoria che sfuma ancora e piazza indolente: radio incandescente e tam tam mediatico. Fa rumore e fa pure male, male fisico, nel caso specifico di Alexis Saelemaekers. Perchè il bollettino di guerra dopo Genova diventa altresì pesante. La Roma perde un pezzo fortemente voluto, un pezzo tattico che consegna notoriamente a De Rossi possibilità di variare modulo, sistema, se vogliamo anche principi di gioco. Elemento duttile, polivalente, che ieri vista la condizione post mercato dei laterali di difesa giallorossi aveva offerto al tecnico la chance di varare un 352: nuovo, così come i tanti volti entrati. E l’esperimento nel primo tempo aveva funzionato: pimpante, presente, frizzante. Fino all’inizio della ripresa e quel colpo ricevuto. La diagnosi non è per nulla delle migliori: le prime indiscrezioni parlano di trauma contusivo alla caviglia, forte distorsione, ma si teme di più, molto di più. Esami che proseguiranno chiaramente sia nella giornata di lunedì che per tutta la prima parte di settimana. Si tema la frattura. Se così fosse, sarebbe operazione. E con una frattura alla caviglia i tempi di recupero viaggiano dal mese e mezzo ai due mesi. Subito una botta di cui certamente, DDR ancora a caccia della prima vittoria stagionale, non aveva bisogno. Per i giallorossi settimana di recupero senza impegni europei: l’Europa League inizierà prossima settimana, a dispetto della tre giorni di Champions all’immediato orizzonte. Tempo per lavorare, ancora. E doverosamente. Purtroppo senza Saelemaekers.
Sport
16 Settembre 2024
AS Roma, piove sul bagnato: ansia Saelemaekers, si opera?