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    17 Settembre 2024
    Luci a San Siro, Milan e Liverpool massime istituzioni: che pressione su Fonseca

    Mai una partita come le altre. Per la storia, intrinseca, eterna. Che non può far altro che rievocare una super classica del calcio europeo come quella tra Milan e Liverpool, due massime istituzioni del Vecchio Continente. Sette coppe dei campioni a sei, elitè assoluta, due tra le più vincenti della storia della Champions, protagoniste di battaglie in teatri drammaticamente mai dimenticati come Instanbul o rivincite come quelle d’Atene. Tre anni dopo tornano a sfidarsi Milan e Liverpool, ai tempi fu fase a gironi di Champions, oggi pure, con la grande differenza che più che di plurale si dovrà parlare al singolare: prima edizione con nuova formula, super campionato a 36 squadre, enorme graduatoria con un massimo di 24 punti da totalizzare. E stasera il nuovo Milan di Fonseca, tra mille incertezze ed un inizio di stagione che ha convinto ben pochi per una squadra che ancora tale deve diventare, si tuffa nelle acque delle sua tradizione: debutto di fuoco in Champions, a San Siro ecco i Reds, il nuovo Liverpool di Slot. Che di nuovo ha ben poco visto che umilmente e sapientemente il buon Arne ha confermato in blocco squadra e principi dell’era Klopp, partendo forte in Premier con tre vittorie su tre prima di scivolare sabato scorso ad Anfield col Forest, sfortunate serate che in Inghilterra possono capitare, eccome. Il Liverpool è una delle squadre più forti, moderne e temibili in ripartenza: quei fuochi e quelle frecce sanno far male da anni alle difese più forti d’Europa. Adesso col solito Salah sussistono frecce come Luiz Diaz, Jota, Gakpo, lo stesso Chiesa ultimo arrivato. Ecco perché sarà fondamentale star corti, saper esser squadra, concedere pochi metri. Compatti tra i reparti. Questo l’imperativo. Tutto quello che però Fonseca non ha dimostrato nelle sue prime apparizioni rossonere. Settimana chiave, incandescente, anche per il tecnico portoghese, sin da subito sul banco degli imputati: dopo Liverpool c’è derby, pressione su pressione. In difesa tornano Calabria e Tomori, davanti chiaramente recuperato Morata scavalca Abraham. Con Leao e Theo chiamati a dimostrare d’esser grandi e vaccinati, soprattutto in queste sfide qui. Milan che, nonostante per premesse descritte parta sfavorito, sarà accompagnato dal solito pubblico delle grandi occasioni. Luci stellari e prestigiose, San Siro ruggente: ecco perché può succedere di tutto.