ROMA – Quanto sta accadendo in questi giorni intorno al processo che vedo coinvolto l’ex Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, “è quanto mai preoccupante. Al netto di un processo che non avrebbe mai dovuto essere celebrato, la richiesta a 6 anni di reclusione, per il ministro Salvini, è un chiaro attacco alla politica come esercizio del potere di Governo”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Fabrizio Santori e Maurizio Politi, capogruppo e consigliere della Lega in Campidoglio.
Indipendentemente dagli orientamenti politici di ciascuno, “non può lasciare indifferente la fattispecie di un membro del governo che, in piena sintonia con l’esecutivo del tempo, nonchè con il programma elettorale presentato ai cittadini, viene portato a processo. Uno squilibrio pericolosissimo nella garanzia di bilanciamento tra i poteri dello Stato. Con la nostra mozione, intendiamo rimarcare la necessitá di ogni governo, di qualsiasi colore politico, di poter agire in continuitá con le azioni sulle quali viene richiesta fiducia elettorale ai cittadini. L’allora Ministro Salvini ha agito per la tutela di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante ovvero per il perseguimento di un preminente interesse pubblico. Nel caso da cui muovono invece queste riflessioni, è pacifico che Salvini non abbia agito per tornaconto personale o per perseguire un interesse privato” dicono i due consiglieri della Lega.
“Depositeremo l’atto urgente in Assemblea Capitolina, sottoscritto anche da tutti i capigruppo di centrodestra, che verrá portato in discussione, dai nostri consiglieri, anche nei 15 municipi di Roma. Auspichiamo che, tralasciando una sinistra disposta a tutto per eliminare i propri avversari, ogni istituzione che abbia a cuore la tenuta democratica del nostro sistema, possa compiere una seria riflessione sul pericolo di una crescente politicizzazione dei processi. Oggi è Salvini, domani può essere chiunque sia sgradito ad un sistema di potere giudiziario fuori controllo” concludono.
Il testo della mozione: