La capogruppo in Consiglio regionale di Italia Viva lancia l’allarme: “C’è il rischio che centinaia di posti di lavoro vadano persi: la politica tutta si impegni per individuare soluzioni concrete”
CIVITAVECCHIA – Le notizie che arrivano in questi giorni da Civitavecchia riguardo l’immediato futuro della centrale Enel di Torrevaldaliga Nord sono sempre più preoccupanti. E di questa preoccupazione che in città si fa di giorno in giorno più palpabile si fa carico anche una storica rappresentante del territorio nelle istituzioni. “Esprimo tutta la mia solidarietà ai lavoratori della Minosse, che si trovano ad affrontare diversi esuberi, a causa della dismissione della centrale Enel, della quale va assolutamente scongiurata la chiusura anticipata – scrive in una nota Marietta Tidei, attuale capogruppo di Italia Viva in Consiglio regionale -. Ritengo inoltre doveroso che la politica tutta ascolti le preoccupazioni delle numerose aziende del territorio, legate all’indotto della centrale, che attualmente occupano circa 500 lavoratori diretti e che vedono fortemente a rischio il loro futuro con lo spettro della perdita di moltissimi posti di lavoro”. Lo dichiara la capogruppo di Italia Viva alla Regione Lazio, Marietta Tidei. “Ritengo che a questo punto – prosegue Tidei – sia indispensabile intensificare gli sforzi per individuare soluzioni concrete e adeguate che da una parte possano garantire lo sviluppo economico della città e dall’altra salvaguardare la specializzazione dei lavoratori e delle imprese oggi impiegate nell’indotto. Credo che sia opportuno guardare con apertura e senza ideologismi alle diverse proposte arrivate sul tavolo del Ministero dell’Industria e del Made in Italy. Si entri nel merito di tutti i progetti e si trovino soluzioni in grado di conciliare le diverse proposte e magari di cercarne anche altre. Il nostro è un territorio di grandi potenzialità, strategico per la presenza del porto e per la vicinanza a Roma, che negli ultimi anni è stato oggetto di azioni di programmazione che vanno dalla Zona logistica semplificata al suo inserimento nella Carta degli aiuti a finalità regionale. Ora occorre che questi strumenti siano di supporto alle diverse opzioni, da quella industriale, alla quella logistica, al turismo, solo per citane alcune. Che si lavori tutti per lo stesso obiettivo”.