CIVITAVECCHIA – Grande folle giovedì sera al Rotary Club di Civitavecchia per l’intervento di Don Antonio Coluccia, il prete antimafia che da anni si batte a Tor Bella Monaca (uno dei quartieri più difficili di Roma), per strappare i giovani alla malavita. «Credo che in questo momento ci sia bisogno di un movimento delle coscienze – ha spiegato Don Coluccia -, quando accadono determinati fatti e non ci indigniamo più, allora qualcosa non funziona». Don Coluccia ha poi voluto sottolineare come la cosa più importante sia il rispetto e la custodia della vita: «E’ la prima cosa, il dono più grande che Dio ci ha fatto. Troppo spesso vedo che la vita viene banalizzata, per questo c’è bisogno di un risveglio delle coscienze e di trasmettere valori positivi ai giovani». Insieme a lui anche l’onorevole Alessandro Battilocchio, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie di cui Don Coluccia è anche consulente vista la più che decennale esperienza sul “campo”. Battilocchio ha lodato l’impegno di Don Antonio Coluccia che «ha dedicato la sua vita alla lotta alla criminalità e lo fa con grande coraggio in tutte le periferie italiane quindi io ho avuto l’onore e il privilegio di essere al suo fianco in tante iniziative negli ultimi mesi però c’è ancora tanto da fare quindi abbiamo le maniche rimboccate e la voglia di proseguire questo percorso».
Cronaca, Società
21 Settembre 2024
Don Coluccia a Civitavecchia: “Il male non può essere ‘normalizzato’, torniamo ad indignarci”