Decollata eccome la nuova Premier League. Edizione 2024/25 lanciata ai nastri di partenza, domani già i riflettori potenzialmente più prestigiosi, quelli sulla battaglia al titolo degli ultimi due anni: ancora allievo Arteta, ancora maestro Guardiola. Il primo dei due scontri diretti arriva subito a settembre: mai decisiva, ma già emblematica. Domani all’Etihad c’è già Manchester City – Arsenal. Emblematica perchè emanerà e proietterà dichiarazioni d’intenti, segnali, mille significati. Arteta ha controrilanciato, sognando stavolta di riuscire a soffiare il titolo a fine anno e coronare il sogno di tutto il mondo Gunners, tornare sul trono d’Inghilterra, vent’anni dopo. Tra recupero di Timber e gli innesti dei Calafiori, Merino e Sterling rosa ancor più larga, completa. Per un team che da un anno ha ormai realizzato il fatidico salto di qualità: quando non brillante, resta pur sempre compatto e roccioso. E strappa risultati. Come il pari di Bergamo e soprattutto l’ennesimo NLD in casa Tottenham. Dall’altra parte il pari interno in Champions con l’Inter preoccupa assai meno del processo decollato lunedì scorso: chissà quando e quali sanzioni potranno fioccare, Guardiola teme in silenzio. Ma sul campo dodici su dodici per il Manchester City, stesse tematiche di sempre: Haaland sempre più macchina da record, grande esperienza e ristabilito trittico da sogno in mezzo, con KDB e Rodri (futuro Pallone d’Oro, ndr?) a riabbracciare Gundogan. Il Man City per dominare e scardinare, l’Arsenal compatto per ripartire e stavolta, a dispetto del pari a reti inviolate d’aprile scorso, per sognare qualcosa di più.. il colpo grosso. Ancora prima contro seconda: dodici lunghezze a dieci. Chiudiamo come aperto: mai decisiva, ma già emblematica. Si gioca alle 17.30 e costituirà il grande appuntamento che chiuderà i battenti del quinto turno, un quinto turno pronto ad aprirsi già oggi a pranzo con West Ham – Chelsea, uno dei tanti derby di Londra, ma già quello in cui Maresca cercherà certezze e continuità. Alle 16 un derby decisamente più rovente, sentitissimo: a Birmingham quello delle Midlans, al Villa Park arrivano i lupi di Wolverhampton. Alla stessa ora pur chi sogna di tornare terzo incomodo, il Liverpool di Slot che dopo San Siro torna ad Anfield per riscattare lo sfortunato stop interno col Forest: stavolta Bournemouth. Chiude il sabato il solito discontinuo United di Ten Hag, ancora a caccia di capire chi essere: soliti problemi d’identità, occhio alla trasferta a Palace.
